Teatro + storia della scienza + musica + tecnologia applicata all'arte... C'è tutto questo in TURING a staged case history, lo spettacolo ideato da Maria Elisabetta Marelli e prodotto da AGON che si terrà dal 20 al 25 novembre al PICCOLO TEATRO STUDIO di Milano.
Un progetto molto complesso, come complesso era il pensiero dell'uomo che è oggetto di questa interpretazione. Anzi... Il protagonista in realtà non è l'uomo, ma proprio il suo pensiero!
Parliamo di ALAN TURING, il geniale matematico / agente segreto della Corona / precursore dell'era dell'intelligenza artificiale di cui nel 2012 decorre il centenario della nascita.
Il suo pensiero, il suo approccio alla scienza e alla creazione di un cervello artificiale è stato qualcosa di assolutamente visionario e geniale, completamente fuori dagli schemi eppur rigorosamente logico.
Un pensiero sfaccettato da una mente prismatica, ricostruito e nuovamente destrutturato in TURING a staged case history attraverso il prisma offerto dalla tecnologia quando si mette al servizio dell'arte.
TURING a staged case history porta in scena il pensiero e il lavoro di Alan Turing. Gli scritti scientifici del matematico e i suoi algoritmi, i documenti dell’epoca, le testimonianze, interpretati e rappresentati dall’attore in scena, generano un flusso di dati rielaborati in tempo reale da performer. Grazie a software appositamente sviluppati, musica e immagine diventano protagonisti del processo drammaturgico che genera l’azione multimediale finale.
Quadri teatrali affrontano le varie tappe del lavoro del matematico: con la definizione della Macchina di Turing, formalizzò le basi del funzionamento logico dei computer, fino ad arrivare a delineare i concetti fondamentali dell’intelligenza artificiale con il Test di Turing. Agente segreto al servizio dell’intelligence britannica, durante la seconda guerra mondiale diede un contributo essenziale per la decodifica di Enigma, la macchina che criptava i messaggi militari tedeschi. Progettò e costruì Delilah, macchina di digitalizzazione e codifica della voce e impostò i piani di lavoro del primo computer inglese l’Automatic Computing Engine. Individuò inoltre le equazioni che descrivono la formazione dei pattern alla base del processo biologico della morfogenesi. Dedicò la maggior parte della sua vita allo studio delle modalità del pensiero e del ragionamento con l’intento di costruire una macchina in grado di imitare un cervello umano.
Ognuno di questi quadri è la rappresentazione sonora, visiva ed emozionale di un momento della vita di Alan Turing. Live electronics e live video interagiscono con la mente e il corpo dell’attore. Il ritmo del cuore e del respiro, captati attraverso sensori, sono usati per generare la scansione ritmica del divenire drammaturgico in una interazione costante di processi rielaborativi di cervello umano e cervello elettronico.
Turing scrisse: “Il pensiero matematico può essere considerato schematicamente come la combinazione di due abilità: intuizione e inventiva”.
Intuizione e inventiva, insieme al rigore scientifico gli permisero di individuare ordine e strutture nascoste nei problemi più complessi. Su questo si sviluppa lo spettacolo che vuole rendere merito ad Alan Turing, figura chiave nell’evoluzione delle odierne scienze dell’informazione, rappresentando artisticamente i momenti della sua vita, ricostruiti a partire da ricerche d’archivio e sulle fonti documentarie storiche declassificate ad oggi, ma anche attraverso interviste condotte sul campo, in Inghilterra e in Italia, per ricostruire una storia dal finale ancora aperto che poco si adatta a leggende e libere interpretazioni che ruotano attorno alla misteriosa morte.
TURING a staged case history è un progetto di ricerca e studio durato tre anni che raggiunge nella rappresentazione teatrale l’espressione della rielaborazione artistica dei percorsi storici di Alan Turing. Un sito web approfondisce il lavoro artistico ideato per la rappresentazione dei documenti scientifici, sarà inoltre contenitore del materiale raccolto nel periodo di ricerca; interviste, documenti e approfondimenti storici e critici raggruppati in un luogo virtuale che sarà ulteriore strumento per chiunque voglia approfondire la storia dell’evoluzione dell’informazione partendo dalla straordinaria figura del matematico britannico.
IL CAST
progetto e regia: Maria Elisabetta Marelli
direzione progetto musicale: Michele Tadini
direzione live electronics e implementazione informatico-tecnologica: Massimo Marchi
video design e programmazione: Stefano Polli
design scenografie video e coordinamento progetto video: Claudio Sinatti
nel ruolo di Alan Turing: Alessandro Bruni Ocaña
musiche: Pietro Pirelli, Giorgio Sancristoforo e Sandro Mussida
regia del suono: Hubert Westkemper
organo: Antonio Frigè
costumi: Roberto uRban.0 Brancati