Teatro

Tutto, di Rafael Spregelburd, in prima regionale all'Aurora di Marghera

Tutto, di Rafael Spregelburd, in prima regionale all'Aurora di Marghera

“Perché tutto nello Stato diventa burocrazia? Perché tutta l’Arte diventa commercio? Perché la Religione diventa superstizione?”.Tre domande, tre fabule morali: la comicità amara del drammaturgo argentino Rafael Spregelburd, due volte Premio Ubu, arriva al Teatro Aurora di Marghera per la Stagione di Teatro Contemporaneo 2012-2013. Dopo il debutto a Rovereto arriva infatti in prima regionale, giovedì 31 gennaio alle 21, “TUTTO”, prodotto dalla compagnia Evoè!Teatro e diretto da Alessio Nardin.

In occasione dello spettacolo, Rafael Spregelburd si confronterà in un incontro pubblico con il regista Alessio Nardin e la compagnia Evoè!Teatro alla libreria Feltrinelli di Mestre (Centro Le Barche), giovedì 31 gennaio alle ore 18. Interverranno all'incontro esperti di drammaturgia di teatro contemporaneo, registi e direttori teatrali coordinati da Antonino Varvarà, con l’intervento di Paolo Puppa. L’ingresso all’incontro è libero.

Interpretato da Silvio Barbiero, Emanuele Cerra, Martina Galletta, Gabriella Italiano e Matteo Spiazzi, “TUTTO” è un “esperimento teatrale (nel senso che sperimenta la nostra idea di teatro) che abbiamo tentato di dedicare alla ricerca di ciò che caratterizza l'identità di un popolo – scrive la compagnia -. Mediante differenti linguaggi scenici, abbiamo provato ad interrogarci ed interrogare sull’ideale di Stato, di Arte e di Religione che appartengono a noi stessi e al nostro popolo”. Questi tre temi diventano tre domande, “tre situazioni che si susseguono a ritroso nel tempo, risucchiando personaggi e atmosfere in una drammaturgia disarticolata che non trova soluzioni ma pone quesiti. Tre episodi, tre piccole storie quotidiane, tre fabule morali. Gli exempla di Spregelburd nella loro semplicità indagano aspetti fondamentali della vita reale e ci interrogano sul concetto di popolo”.

Nel primo quadro lo Stato trova la sua più paradossale rappresentazione nella burocrazia. Lo spettatore si trova coinvolto direttamente nelle vicende di un ufficio statale dove in discussione è l’essenza stessa di Stato: sottointesa, vi è una riflessione sul ruolo del lavoro, il valore della proprietà, il peso del denaro. Che cos’è  poi lo Stato?

Nel secondo quadro alcuni parenti si incontrano per la cena di Natale; l’apparente euforia dei partecipanti nasconde tensioni e questioni irrisolte che fungono da pretesto per far emergere il tema portante di questo episodio, il delicato legame tra arte e libertà. Può l’arte definirsi libera? Se l’arte è espressione di libertà come può allo stesso tempo essere prodotto, merce, moneta e quindi affare?

Nel terzo quadro un bambino ammalato, durante una tempesta, scatena tutti i terrori umani più ancestrali e inspiegabili. Religione e superstizione vengono messe a confronto: fino a dove una invade l’altra? Parole del vecchio testamento fanno da sfondo al conflitto tra credo e realtà messo in scena. Cosa significa credere? Come si può spiegare il bisogno di credere? Di che cosa è fatta la fede?

 

I biglietti (12 euro  intero, 10 euro ridotto , 2.50 GAT Card )  sono in vendita al Teatro Aurora mercoledì e giovedì in orario 10-13 e 15-17 e la sera di spettacolo a partire dalle ore 20. Prenotazioni telefoniche e via mail sempre attive: 041.932421 o info@questanave.com 

 

Sono ancora disponibili in biglietteria le formule di abbonamento per assistere alla Stagione di Teatro contemporaneo 2012-2013 dell'Aurora: il carnet Sala Travaglio, dedicato alle giovani compagnie (sette spettacoli a 25 euro); il carnet di Contemporaneo - da Babilonia Teatri a Giuliana Musso, da Questa Nave a Rafael Spregelburd a VicoQuartoMazzini - (cinque spettacoli a 40 euro); e il carnet a scelta dello spettatore (minimo quattro spettacoli, 7 euro a spettacolo).