Teatro

Umberto Orsini rimescola 'Il giuoco delle parti' per lo Stabile di Torino

Umberto Orsini rimescola 'Il giuoco delle parti' per lo Stabile di Torino

L'attore "rientra" nel classico triangolo borghese firmato dal drammaturgo siciliano, con repliche a Torino dal 5 al 17 maggio.

Il marito, la moglie, l’amante. Il classico triangolo borghese, destrutturato sin dal principio, perché l’autore è Pirandello. Scritto nel 1918, Il giuoco delle parti mette in scena un marito già consapevole e in un certo senso pacificato con la sua condizione di “cornuto”. Leone Gala (Umberto Orsini) si è separato amichevolmente dalla moglie Silia (Alvia Reale) e, pur mantenendo le apparenze, vive da solo, dedicandosi ai libri e ai suoi intingoli gastronomici. Lei, dal canto suo, frequenta liberamente l’amante Guido Venanzi, ma si annoia, e soprattutto non tollera lo stato di serafico distacco che il marito sembra aver raggiunto. Cerca allora di trascinarlo in un duello d’onore.

Riprendendo la commedia a quindici anni dalla celebre edizione in cui fu diretto da Gabriele Lavia, Orsini ne affida la regia a Roberto Valerio, immaginando con lui un protagonista sopravvissuto ai fatti narrati: “un Leone invecchiato e ossessivamente alla ricerca del suo passato, pronto a riviverlo come farebbe uno scrittore che voglia mettere ordine alle sue bozze”.

Repliche al Teatro Carignano, per la stagione dello Stabile di Torino, dal 5 al 17 maggio.