Nominato il nuovo responsabile delle attività artistiche della Fondazione Verdi di Trieste
Un po' controcorrente rispetto alle consuetudini che vogliono ricercare nuove forze al di fuori del confine geografico di pertinenza, il Consiglio di indirizzo della Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” di Trieste, presieduto dal sindaco della città Roberto Dipiazza, ha accolto la proposta avanzata dal sovrintendente Stefano Pace ed ha voluto affidare, dal dicembre scorso, la carica di direttore artistico a Paolo Rodda, che proprio all'interno dell'importante teatro giuliano ha operato a lungo in orchestra ed ha svolto buona parte della sua carriera manageriale.
Nato a Trieste nel 1955, Paolo Rodda ha conseguito il diploma di violino al Conservatorio “Giuseppe Tartini” studiando il suo strumento con Renato Zanettovich e Bruno Polli; sempre presso l'istituto triestino ha seguito i corsi di composizione tenuti da Giulio Viozzi. Ha completato la sua formazione artistica perfezionandosi poi a Fiesole con Carlo Chiarappa e studiando musica da camera con il celebre Trio di Trieste.
Già in avvio di carriera Paolo Rodda ha stretto con il Teatro Verdi un durevole rapporto artistico e professionale, che l'ha visto sia presente nelle file della sua orchestra - ricoprendo anche il ruolo di concertino dei primi violini - sia esibirsi in più occasioni quale solista nell’ambito delle stagioni musicali della Fondazione. A partire dal 2003, con la nomina a vicedirettore degli affari generali, ha inoltre dedicato la sua esperienza e la notevole professionalità alla gestione dell’attività artistica del Teatro Verdi, ricoprendo diverse mansioni e ruoli direttivi, fra cui dal 2010 la responsabilità di referente e dal 2012 di responsabile diretto dell'Area artistica. Presente tra i soci promotori della Fondazione triestina, ha ricoperto anche la carica di presidente dell’Associazione dipendenti ed ex dipendenti del Teatro Verdi.
Nel corso della sua carriera artistica Paolo Rodda ha svolto attività concertistica con svariate formazioni cameristiche, cimentandosi in un vasto repertorio dal barocco al contemporaneo – affrontando in questo caso anche prime esecuzioni assolute – collaborando con importanti sedi concertistiche internazionali. Ha fatto parte di numerose orchestre da camera, tra le quali “I Nuovi Virtuosi di Roma”. E’ attualmente titolare di cattedra di violino presso il Conservatorio Tartini di Trieste, dove è stato anche docente di Metodologia e didattica del violino e degli insieme d'archi; presso questa istituzione in passato ha collaborato con la Direzione in qualità di responsabile dei progetti, convenzioni e relazioni sul territorio.