Teatro

Un premio a Giuseppe Cederna, presto di nuovo in tournée

Un premio a Giuseppe Cederna, presto di nuovo in tournée

L'attore e scrittore verrà premiato sabato 5 settembre ad Anghiari (Arezzo) con il Premio Città dell'Autobiografia, prestigioso riconoscimento insignito dall'omonimo festival

Il premio "Città dell’Autobiografia" anticipa la ripresa della tourneè in tutta Italia del monologo L’ultima estate dell’Europa con le musiche originali eseguite dal vivo di Alberto Capelli, alla chitarra e percussioni e Mauro Manzoni, ai flauti, sassofoni e clarinetto basso. Ecco i prossimi appuntamenti: Teatro Comunale Diego Fabbri di Forlì – 24 settembre; Teatro Sociale di Belluno – 3 ottobre; Teatro Nuovo di Mirandola (MO) – 17 novembre; Teatro India di Roma – dal 19 al 29 novembre; Teatro della Società di Chiavenna (SO) – 2 dicembre; Teatro Puccini di Firenze – 4 dicembre; Teatro Archivolto di Genova – 5 febbraio; Teatro Comunale De Micheli di Copparo (FE) – 26 febbraio.

Sarajevo 28 giugno 1914. Sono le dieci del mattino di una splendida domenica di giugno. Fra quarantacinque minuti due colpi di pistola sconvolgeranno il mondo. In poco più di un mese Austria, Serbia, Russia, Germania, Francia e Inghilterra si dichiarano guerra. Poi sarà la volta del Giappone e degli Stati Uniti. E l’Italia? In realtà ci sta già pensando da molto tempo.
Il protagonista dello spettacolo è un naufrago della Grande Guerra. Un sopravvissuto. Giuseppe Cederna dà voce e corpo a quell’umanità di vittime e di carnefici che trasformarono l’Europa in un immenso mattatoio. Dai fanti mandati a morire sul Carso e sull’Isonzo ai loro compagni di naufragio, quegli spettri usciti dalle trincee austriache, fino agli scrittori e ai poeti le cui parole, ancora oggi, ci illuminano e ci commuovono: Gadda, Ungaretti, Trilussa.

Giuseppe Cederna debutta nel 1977 a Piazza Navona come clown di strada. In teatro lo ricordiamo nel Sogno di una notte d’estate, del Teatro dell’Elfo, regia di Gabriele Salvatores; in Amadeus di P. Shaffer, accanto a Umberto Orsini, regia di Mario Missiroli; ne Il giardino dei ciliegi di A. Cechov regia di Gabriele Lavia; in Puntila e il suo servo Matti di B. Brecht regia di Pino Micol. Al suo impegno teatrale alterna, dagli esordi, un’interessante attività cinematografica. Premio Oscar con il film Mediterraneo di G. Salvatores nel 1991 nel cinema ha lavorato, tra gli altri, con Scola, Bellocchio, Monicelli, i fratelli Taviani, Soldini, Brizzi e Rob Marshall. Ha pubblicato con Feltrinelli, Il grande viaggio, un pellegrinaggio alle sorgenti del Gange; Piano Americano, lezioni di sopravvivenza nella giungla dorata di un set hollywoodiano.