Dodici spettacoli per 41 artisti e 25 repliche. Questi sono solo alcuni numeri che dimostrano il successo di Uovo Performing Arts Festival, la cui tredicesima edizione si è svolta dal 25 al 29 marzo 2015.
Dodici spettacoli per 41 artisti e 25 repliche. Questi sono solo alcuni numeri che dimostrano il successo di Uovo Performing Arts Festival, la cui tredicesima edizione si è svolta dal 25 al 29 marzo 2015.
Il più importante appuntamento milanese con le performing art ha visto partecipare più di 3.200 presenze per assistere alla rassegna che coinvolge artisti italiani ed europei in un progetto di riflessione sul confine e i suoi significati.
Un magma di posizioni poetiche ed estetiche che rappresentano una scena artistica indipendente non catalogabile in percorsi definiti e ancora alla proprio agire all’interno della società.
Tra le tante collaborazioni prestigiose dell’ultima edizione c’è stata quella con il nuovissimo Mudec Museo delle Culture di Via Tortona.
In occasione dell’apertura degli spazi espositivi del Museo, Uovo e Mudec presentano Yvonne Rainer, Performance Demonstration #1, undated 1 sound tape reel, un evento speciale curato da Valentina Sansone (guest curator di questa edizione del festival).
Un omaggio a una delle artiste chiave della storia della performance, basato interamente sull’ascolto, che indaga pratiche performative contemporanee e offre nuovi spunti di riflessione sul concetto di documento e di archivio.
Molto partecipato è stato anche Uovo à la coque - un pranzo con gli artisti: un incontro informale e fuori dagli schemi in cui il pubblico ha potuto sedere a tavola insieme agli artisti del festival nella cucina allestita all’interno del teatro Franco Parenti.