Giunge all'epilogo UT.35, festival per autori under 35. Vincono Gennaro Maresca e Fabio Casano con Youth/Giovani.
Con la serata di premiazione svoltasi il 9 novembre, si conclude la prima edizione di UT.35 Festival (dal 17 ottobre al 4 novembre al Nuovo Teatro Sancarluccio di Napoli), riservato ad autori Under 35, per la direzione artistica di Gianmarco Cesario.
Quattro gli spettacoli selezionati: Abbascio 'a grotta – testo e regia di Antonio Diana, con Antonio Piccolo, Nino Bruno, Antonio Diana; Je suis Giusepp - testo di Valerio Napoli, regia Roberto Calabrese, entrambi anche in scena; Youth/Giovani testo di Fabio Casano, regia Gennaro Maresca, con Fabio Casano, Antonio Somma, Nicola Cuomo, Alessandro Langellotti, Gennaro Maresca, Germana Saccardi; Lacerazioni, testo e regia di Fabio Pisano, con Luigi Credendino e Monica Palomby.
Chiamati a comporre la giuria, sei critici teatrali afferenti sia alle testate digitali specializzate Ileana Bonadies - Quartaparete, Emanuela Ferrauto - Dramma.it, Mariarosaria Mazzone - Corrierespettacolo.it, Roberto Santini - Teatro.it, sia alla docenza universitaria Vincenzo De Gaudio - Università di Salerno, sia alla scrittura drammaturgica Fabio Rocco Oliva.
La rassegna ha previsto che tutti gli spettacoli fossero seguiti dalla presentazione della Compagnia al pubblico e alla giuria, conducendo per mezzo del confronto ad una migliore comprensione dell’esperienza artistica portata in scena.
Premiato dall’Assessore alle politiche giovanili Alessandra Clemente, vince quale Miglior Spettacolo, così aggiudicandosi la partecipazione alla prossima Stagione 2016-17 del Nuovo Teatro Sancarluccio, Youth/Giovani, che ha saputo materializzare - per opera di Gennaro Maresca - le suggestioni del giovane autore Fabio Casano per la Beat generation e la sua genesi: “Per aver dialogato in maniera interessante, da un lato con il romanzo di riferimento, e dall’altro con la sottocultura americana - scrive nelle motivazioni la Giuria - provando a costruire un parallelo tra due generazioni. Per la lucida regia teatrale declinata in chiave cinematica, che ha saputo ben rendere l’atmosfera degli anni ’40. Per le potenzialità ritmiche dello spettacolo che preannunciano una più concreta formulazione.”
Guadagna una Menzione speciale per l’interpretazione, l'eclettico Valerio Napoli (Je suis Giusepp) con la seguente motivazione: “Per la particolare prova attorica che fonde diverse tecniche recitative dimostrando un carattere versatile, il quale dà vita a multiformi maschere; facendo così intravedere interessanti potenzialità che sapranno emergere in un futuro imminente.”
Riceve infine l’assegnazione del Biglietto d’oro (riconoscimento per il maggior numero di spettatori paganti della rassegna) lo spettacolo Lacerazioni.