Definire questo testo è difficile: non è un copione, non è un saggio, non è un racconto, non è poesia, non è un canovaccio, non è un soggetto. E' un insieme di voci che suggeriscono immagini e atmosfere. La lettura fa emergere ambienti metropolitani, sentimenti di solitudini, instabilità, ricerca, disagio, instabilità, movimento. I testi sono tutti dell'autore.
Il messaggio è chiaro: si avverte un senso di inadeguatezza del soggetto rispetto alla realtà e una difficoltà di integrazione tra l'uomo e l'ambiente-città, che mette in gioco il significato stesso dell'io. Lo smarrimento è costante in tutti i pezzi che compongono questo testo che per sua natura è frammentario; alcuni spunti e brandelli di storie rivelano tuttavia un notevole gusto teatrale, presente ad esempio nel dialogo di "Car pool blues".
Il linguaggio è sempre estremamante contemporaneo; le storie e i pensieri sono quotidiani e interrogativi e danno forma ad un lavoro letterario che riporta solo domande senza risposte ed in ciò si fa esso stesso metafora dell'esistenza. Nel panorama non sempre originale e fecondo della produzione drammaturgica contemporanea di sperimentazione teatrale questo lavoro assume una sua specifica valenza proponendosi come un esempio di "nuove scritture" .
I testi di questo libretto sono stati composti da Tommaso Urselli per "Città in condominio", iniziativa realizzata per tre anni a Milano con il proposito di sperimentare diverse scritture per raccontare la città, coinvolgendo altri autori e attori.
I luoghi che hanno ospitato questi testi: a Milano il Teatro Out Off, il tendone di esterni, la Scuola D'Arte Drammatica Paolo Grassi, l'Auditorium Demetrio Stratos di Radio Popolare, il Progetto Stazioni del Teatro Arsenale; l'Arboreto di Mondaino (Rimini); il Festival Castel dei Mondi (Andria).
Tommaso Urselli
Voci dalla città
Edizioni La Mongolfiera 2007
Pagg. 73 Euro 8,00