Non ho scritto subito di questo nuovo lavoro di Fiorello e Baldini , perché le prime impressioni spesso sono troppo impulsive e non mettono bene in evidenza i pregi ed i difetti che inesorabilmente sono sempre presenti in ogni novità artistica.
L’idea del contasecondi, che , come nelle partite di pallacanestro , segna il tempo effettivo della prestazione , è favolosa , perché è in sintonia con la dinamicità temporale dei nostri tempi e con la metafora dell’essenziale che conta , contornato di discorsi.
I due minuti scorrono solo durante lo svolgimento del varietà ed il resto , essendo fuori tema, non fa partire il conteggio temporale , fornendo ai due artisti un eccezionale alibi di libertà espressiva trasmessa immediatamente al pubblico, che lo riceve con gradito senso liberatorio.
E’ questo il segreto dello spettacolo , che ha fatto lievitare gli indici di ascolto , in questa delicata e contesa fascia oraria.
Tralascio e non insisto sulla bravura della coppia perché è cosa risaputa ,anche se una novità in effetti c’è : Baldini sta mettendo in evidenza una tempra artistica che travalica lo stereotipo della classica “ spalla “ ; l’amico della porta accanto , che ad un certo punto rappresenta l’intero stabile .
Le caratteristiche più positive, che la coppia ha sempre messo in evidenza nelle fortunate trasmissioni in radio, risiedono certamente nella freschezza frutto di geniali improvvisazioni che scaturiscono per assonanze intellettive geniali . Ho notato che in questo format tale abilità viene in parte mortificata da una routine di interventi e situazioni che , specialmente , in spettacoli così brevi , bruciano rapidamente buona parte dell’interesse dello spettatore.
Ed allora torno con il domandone : preferite la coppia Baldini-Fiorello televisiva o radiofonica ?