Teatro

“We Have a Dream”: il Ravenna Festival 2018 nel segno della pace

“We Have a Dream”: il Ravenna Festival 2018 nel segno della pace

Dopo l'edizione dedicata a Nelson Mandela nel 2016, il 29° Ravenna Festival celebra quest'anno il messaggio pacifista di Martin Luther King. Ed anche il centenario della nascita di Leonard Bernstein.

Dopo Nelson Mandela, Ravenna Festival 2018 celebrerà un'altra icona dei nostri tempi, simbolo della lotta contro il razzismo e per i diritti civili: Martin Luther King. E lo farà con una panoramica sulla musica nordamericana del '900 inserita in un cartellone assai ampio, in scena dal 4 giugno al 22 luglio. Cartellone che vede anche alcuni omaggi a Leonard Bernstein, nel centenario della nascita.

USA, un vivace universo musicale

E' previsto infatti un percorso -“Nelle vene dell'America”- che porrà in luce alcuni aspetti della musica a stelle e strisce e che muoverà già dal concerto inaugurale del 4 giugno con l'Orchestra Giovanile Cherubini diretta da Wayne Marshall. Ancora la Cherubini sarà sotto la bacchetta di Dennis Russel Davies, poi toccherà all'Orchestra Sinfonica RAI con la guida di James Conlon. Nelle relative locandine, accanto a vari lavori di Bernstein troviamo brani di Gershwin, Ravel, Glass, Pärt, Britten, Dvorák. Una serata sarà poi dedicata alla avveniristica composizione “In C” di Terry Riley, a cura di Tempo Reale. Nei primi giorni del festival, poi, tre recite di Kiss me, Kate – capolavoro di Cole Porter nella produzione dell'inglese Opera North - faranno felici i fans del musical.

Altri sentieri musicali

Altri concerti vedranno la presenza di Valerij Gergiev e dell'Orchestra del Teatro Mariinskij, di David Fray con la Cherubini, Mykola Diadiura con l'Orchestra e Coro Nazionali d'Ucraina. E naturalmente quella di Riccardo Muti, prestigioso genius loci: attesissimo il consueto appuntamento con “Le vie dell'amicizia”, concerto lirico-sinfonico quest'anno previsto a prima a Kiev, poi a Ravenna (1/7 - 3/7); poi con l'esecuzione in forma concertistica del Macbeth verdiano (15/7) ed infine con un omaggio al grande violinista Ruggiero Ricci nel 100° della nascita (18/7). In buca starà sempre la “sua” Cherubini.


Anche la musica da camera non sarà trascurata: il Quartetto della Scala, il Quartetto Klimt, l'Accademia Bizantina, Simply Quartet ed altri artisti ne offriranno vari aspetti. Né mancheranno il jazz ed il pop, con Stefano Bollani (13/7) e David Byrne (19/7), l'Orchestra di Piazza Vittorio (23/6, a Russi). Ma soprattutto con l’invasione delle 100 chitarre elettriche, un'intera settimana dal 19 al 24 giugno di soli ed esibizioni collettive a Ravenna e dintorni. Ben due sono i percorsi all'insegna del misticismo – intitolati “Il canto ritrovato della cetra” e “In Templo Domini” che metteranno in fila appuntamenti intitolati Lo splendore di Aleppo, Vespri ciprioti, Quivi sospiri, Tre fedi un solo Dio, e porteranno a Ravenna - tra gli altri - The Sixteen guidati da Harry Christophers, l'Ensamble estone Heinavanker, il Ludus Vocalis diretto da Stefano Sintoni.

Danza e prosa non deluderanno

Tanti gli incontri con la danza e la prosa, e quelli che mixano più generi.
Tra i primi, Erodiade-Fame di vento, coreografia di Julie Ann Anzilotti, con la Compagnia XE; Apparizione, ideazione di Emio Greco e P.C.Scholten con il Ballet National de Marseille; A letter to my nephew, nuove coreografie di Bill T. Jones consegnate dall'Arne Zane Company; e per finire il gala Roberto Bolle & Friends (22/7). Tra i secondi, Lettere a Nour di Rachid Banzine con Franco Branciaroli, Sinfonia beckettiana di Maurizio Lupinelli ed Elisa Pol, Tango glaciale di Mario Martone, L'amica geniale, ultimissimo lavoro di E/Fanny & Alexander (5/7), l'Antigone di Sofocle riletta da Elena Bucci e Marco Sgrosso, Maryam di Luca Doninelli con musiche di Luigi Ceccarelli, in scena Ermanna Montanari.
A voi l'imbarazzo della scelta.


Qui il programma completo del Ravenna Festival.