Presentata la nuova programmazione di Zona Teatro Naviganti, un cartellone ricco quanto giovane.
Lo ZTN (Zona Teatro Naviganti, in Vico Bagnara, 3 - Napoli) si prepara ad intraprendere un nuovo percorso, forte del successo riscontrato la stagione passata. Il merito di aver portato una ventata di freschezza sia per quanto riguarda i soggetti, sia per lo spazio riservato alle nuove proposte, viene premiato con un programma quantomai ricco per quantità e qualità. L'idea è quella di una stagione-metropolitana, come raffigurato nel progetto grafico ad essa connesso, che fa tappa ogni mese ad una stazione diversa, con un'impostazione personale e una propria connotazione tematica.
Si comincia con un ottobre tinto di nero. La stagione si apre con Il segno di Giotto di Pippo Cangiano, Also Sprach Pettenessa, per la regia di Emilio Massa, Schiavami, scritto da Lucio Leone, e Scacco Matto in cinque mosse di Salvatore Maiorino. Novembre porta con sé i classici: si parte da Creonte/Antigone di Giuseppe Fiscariello, premiato nell'ultima edizione della rassegna Sipari di emergenza, seguito da Desaparecidos della compagnia Skaramakay Art Factory, Shut Up di Antonio D'Alessandro e Le cinque rose di Jennifer di Ruccello, per la regia di Pino La Pietra.
Mercante di anime e di usura, per la regia di Vincenzo Borrelli, Ultime notizie della famiglie, di Daniel Pennac e Questo paradiso è un inferno! ,di Maurizio Capuano (autore della compagnia Naviganti InVersi) daranno al mese di dicembre un taglio letterario. L'anno nuovo si apre all'insegna della leggerezza e dell'ironia con il Circo sospeso di Gennaro Monti, Visite di Niko Mucci, e A night with Satirarum di Mr. D. Capuano & Co., il primo esperimento di Stand Up Comedy a Napoli. Gennaio si chiude, poi, con Bobòk di Ferdinando Smaldone, tratto da Dostoevskij. Febbraio si distingue per il colore rosso, rosso dell'amore diCome la Cenere, di Peppe Carosella, rosso del sangue e della violenza di Abbascio a grotta, di Antonia Diana, rosso di un porno malinconico come Gang Bang di Fabio Pisano, e infineTonino – Napoli zero a zero con Agostino Chiummariello. Marzo si dedica alle donne e al sociale con Strage di genere femminile plurale – Storia di orchi e di principesse sole di Angela Cicala, e Le scarpe di Mizan di Daniele Marino. La danza di Piel.Il.el, di Gennaro Maione, inaugura la stazione di aprile. Segue L'eco di Antonio Buonanno, Storie di donne – Storie di Femminicidio di Gianluca Masone, e infine Chez Le Fourier.
La stagione si chiude con Broduei casi umani in teatro, ultimo spettacolo della compagnia Naviganti InVersi, Acqua Santa di Costantino Punzo, Camille di Dacia Maraini, regia di Valeria D'Amore e il burlesque de La Petite Revue.
Lo ZTN, inoltre, ospiterà la rassegna di corti tetrali 'O Curt promossa dal Centro Teatro Spazio di San Giorgio a Cremano, dove si è tenuta fino alla scorsa edizione. Tra le “stazioni segrete”, il format ZTN Live Show, in cui sono gli spettatori a scegliere quanto pagare per le perfomances proposte, e Storie di donne – Storie di Femminicidio, che per la rilevanza dell'argomento è stato scelto per la presentazione alle scuole.