Teatro per ragazzi fatto dai ragazzi dai 7 ai 24 anni. Nel cuore della città,grazie alla lungimiranza di Don Augusto Casolo,Parroco della Basilica di S.Lorenzo Maggiore, il teatro "ALLE COLONNE",in Corso di Porta Ticinese 45,apre le sue porte ai giovanissimi protagonisti del programma teatrale dell'associazione ARCADUEMILA centro di aggregazione culturale. Perché fare teatro oggi?...quando non ci sono risorse economiche,la creatività si spegne negli sciocchezzai mediatici,gli outlet proliferano,il co2 aumenta nell'aria autunnale di una città Ricca e Miserrima come Milano,ecco i volti lisci o con qualche brufoletto,i sorrisi a volte argentati da apparecchi per i denti ,i corpi scattanti ,le voci sgraziate da "muta",le vite rigorosamente basse- ancora per un po' fino a quando gli STILISTI,nuovi dei del nostro olimpo postmoderno, decideranno che è ora di cambiare-di quelli che ci stanno crescendo intorno:figli nostri,figli degli altri… Il teatro è un luogo in sé affascinante,questo è certo. E' uno spazio vuoto da riempire,è la proiezione del vuoto che abbiamo dentro in cui risistemare periodicamente pensieri, immagini,sentimenti, il film del nostro agire,il canovaccio su cui improvvisiamo la vita. Qualcuno ci suggerisce le parole e noi troviamo i gesti e le espressioni del viso,il nostro corpo si muove al ritmo di un senso Logico,si ride per allegria e si piange per tristezza…così dovrebbe essere anche fuori di lì,fuori dal teatro,dove comincia invece la grande finzione dei valzer mondani, dell'angoscia esistenziale mascherata da vita produttiva. Il teatro non produce niente,è tempo perso … In quello spazio buio , illuminato da un sole elettrico, i ruoli non contano,ci si abbandona al piacere nudo di essere vivi e sinceri.E' uno spazio di preghiera e d'incontro. Ma fino a che punto quest'esperienza è accessibile ai giovani? Se ne vedono tanti in giro,che fanno le vasche in centro al sabato pomeriggio.Devono andare in giro,si capisce…a perdere tempo,è sacrosanto…ma quando perdono l'orientamento come fanno, dove si fermano? Non c'è uno spazio vuoto,non c'è,non c'è… Il teatro glielo restituisce nel suo silenzio da chiostro,da riempire solo con le loro voci,senza farsi assordare dal resto.