Via Tito Omboni n83/E
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Lazio
L’associazione ha lo scopo di creare una rete di scambi artistici, culturali, promuovendo l’attività teatrale in ogni sua espressione coniugando sperimentazione e ricerca. La finalità è quella di far convogliare diverse realtà artistiche e culturali giovanili presenti in ambito nazionale, mirando alla realizzazione di una rete di collaborazione e di mutuo soccorso nell’attuazione dei progetti di utilità culturale e sociale. I destinatari della promozione sociale comprendono le più diverse fasce d’età contribuendo a favorire una dialettica informativa e formativa tra il teatro e la vita. Suddetta associazione si presenta come un embrione di idee dove trovano spazio e confronto giovani esperienze artistiche. Inoltre è orientato verso la promozione della cultura come strumento di rivalutazione di spazi urbani sottosviluppati, come mezzo di trasmissione di valori in particolare nei confronti delle classi deboli, degli istituti scolastici, dei centri di aggregazione giovanile. Spettacoli Presentati Elettra Riletta Drammaturgia di Francesco Picciotti e Marco Ceccotti Regia di Francesco Picciotti con Marco Ceccotti, Danilo Chiarello, Dario Esposito, Francesco Picciotti, Antonio Russo, Chiara Fallavollita, Elena Levantino, Patrizia De Santis, Silvia Gelli, Alessio Petrucci La figura di Elettra ha ispirato numerose opere letterarie: in Attica, dove i Pelopidi erano di casa, la tragedia di Sofocle ha avuto un forte consenso; prima di Sofocle, il dramma di Elettra e della sua famiglia venne portato in scena da Eschilo che vi dedicò la trilogia dell’Orestea; infine anche Euripide dedicò ad Elettra una tragedia intitolata al eroina stessa, dando voce a una mentalità che ormai sempre più distante da quella eschilea. “Elettra riletta” prende spunto proprio dal racconto della dinastia degli Atridi per soffermarsi in una sintesi temporale dedicata ad Elettra e ai miti che riguardano la sua figura nelle varie interpretazioni che sono giunte in eredità a noi. La rilettura parte da un approccio diretto e divertente degli elementi primari della tragedia percorrendo una fase evolutiva che sempre più riconduce a tematiche di riflessione e condivisione sociale. Basti ricordare che nel V secolo a.C. Euripide, muovendosi con leggerezza di idee, giocò spesso con le antiche tradizioni, parodiandole e facendo notare i suoi dubbi in materia attraverso le voci dei personaggi dei suoi lavori, le cui trame sono comunque tutte ispirate ai miti stessi. Il tema della vendetta è riportato ad una matrice moderna, ad un contesto quotidiano in cui la cronaca si fonde con l’elemento spettacolare dei fatti. La rilettura non significa stravolgimento dell’opera, bensì rielaborazione dei temi trattati e riflessione sulla contemporaneità delle vicende mitiche. Il mito conserva interamente i suoi caratteri di riduzione narrativa di momenti legati alla dimensione del rito, insieme al quale costituisce un momento fondamentale dell'esperienza mistica volta a soddisfare il bisogno di fornire una spiegazione a fenomeni naturali o a interrogativi sull'esistenza e sul cosmo. Il mito di Elettra è soprattutto un racconto dove c'è una storia da presentare, che ha dei lati terribili, ma anche spesso dei risvolti patetici dove ci sono dei personaggi in azione e una complessa trama che si snoda. Nei tempi antichi l’umanità aveva una razionalità più limitata e non recepiva alcun tipo di pensiero scientifico come invece avviene nell’epoca attuale. La spiegazione di determinati fenomeni quindi non poteva avvenire in forma razionale come ora, ma in forma di parabola, di racconto. La sfida del progetto è quella di vincere lo spazio eterogeneo del mito, sottolineando che questa concezione di spazio disomogeneo caratteristica del mito non è limitata alla forma mentis dei popoli primitivi, bensì riconducibile ad una storia sociale che trova sostegno sino ai giorni nostri. Citofonare Decamerone Brecht'n Puppets A Babele così Drei Liter ! Genesi Aperta