Viale Kennedy -Parco Delta- Antonio D'Addio
81041 - Vitulazio (CE)
Campania
L?Assassino è spettacolo che alterna musica d?autore a recitativi e balli per veicolare un messaggio che implicitamente si evince già dal titolo: ?L?Assassino? è immagine metaforica del pensiero dell?autore e dell?analisi sull?infinito mondo interiore dell?essere umano. Terzo momento della ricerca intimistica dell?autore è l?uso arbitrario, manipolato, manomesso delle parole. Poiché ogni cosa interna all?uomo viene espressa, confessata, comunicata con le parole, è necessario capire come mai gli uomini non si comprendono. Partire dall?origine per capire da cosa si è generata l?incomunicabilità tra uomo e uomo è quello che Antonio D?Addio fa in questo spettacolo. E come sempre, a chiusura, la speranza di una ritrovata comunicazione grazie ad un rinnovato utilizzo delle parole. Con l? ?Assassino?, Antonio D?Addio approda alla ?morte delle parole?, all?uccisione di quanto potrebbe essere detto e resta dentro di noi. L?Assassino è il fantasma delle parole mai dette, delle parole taciute, di quelle sbagliate, di quelle che feriscono, di quelle che tormentano. L?Autore analizza a 360° l?effetto delle parole dette e di quelle non dette. Parole? dice l?Autore, non dovrebbero essere sterili strumenti inventati per arricchire i vocabolari. Le parole sono la fonte della comunicazione, il ponte per raggiungersi e capirsi. Eppure la scelta delle parole giuste è cosa a cui dedichiamo poco tempo. Diventano così strumento di allontanamento, mezzo per ferirsi e distanziarsi. L?Assassino, killer delle parole, non è solo contro ed esterno ad ognuno di noi. E? invece dentro di noi quando dimentichiamo il passato, barattando una vita fatta di comodità e lussi, con i sogni limpidi e ingenui dell? adolescenza. E? dentro di noi quando lasciamo muto un amore, come scrive Antonio D?Addio nel brano ?C?è un amore?: ??c?è un amore che è muto un amore insoluto c?è un amore che trema come freddo alla schiena c?è un amore nascosto nella paura??. Lo spettacolo si apre, dopo una brave introduzione musicale e un testo recitato, significativamente con ? Le stelle in un bicchiere? in cui l?Autore sottolinea come alla vita si affidano i sogni ed essa in cambio regala realtà. E c?è chi resta un idealista, continuando l?affannosa e infinita scalata alla vetta dei sogni, e chi altresì a valle si culla nella sicurezza di una materiale realtà fatta di lavoro, di denaro e di ambizioni, affidando i sogni alla notte di un passato lontano e spesso dimenticato. L?Assassino è in questo caso l?oblio dei sogni. A metà dello spettacolo, quasi al termine del primo tempo, si colloca il brano ?Le parole?. Paradossalmente le parole migliori e più belle, spesso restano ferme tra il cuore e la gola, e spesso i poeti, cantori di emozioni profonde, restano ammutoliti di fronte al sublime spettacolo della vita, anch?essi incapaci di dar voce all?emozione. E? questo il ?silenzio? delle parole. L?uso talvolta eccessivo, talvolta contenuto, talvolta errato delle parole è espresso, oltre che nei brani musicali, nei balli e nella struttura stessa dello spettacolo. Ad apertura le ballerine danzeranno lanciandosi riviste e giornali a significare la manipolazione delle parole, la loro strumentalizzazione, la perdita della capacità di un dialogo sincero, vero, leale. Mentre a chiusura dello spettacolo le stesse lanceranno lettere e petali di rosa ad invitare l?uomo ad una nuova costruzione delle parole. Afferrare lettere per costruire nuovi spazi di dialogo, nuovi orizzonti umani. Questo l?invito ultimo dello spettacolo e del suo Autore. ?Chi sia o cosa sia l?Assassino è difficilmente individuabile ? dice D?Addio - , ma certo è che questo spettacolo vuole smuovere quanto resta in silenzio dentro di noi. L?Assassino vuole invitare a ritornare alle posizioni primordiali della nostra cultura, attualmente modellata e truccata con sapiente astuzia dalla demenza giornalistica e da multinazionali assassine. L? Assassino vuole essere una posizione di distacco dal fenomeno politico di globalizzazione, senza però rifiutare il contatto con altri popoli e culture, vuole invitare al rifiuto di uno stereotipo di vita, di colori, di lingua, di moda o di elettronica, vuole mirare a un solo obiettivo: la conservazione di se stessi.?