Il C.L.A.E.T. (Centro Lettura e Attività Espressive Teatrali) nasce nel 1987 per iniziativa e sullo slancio di Andrea Pavani e Pierpaolo Renzi, due giovanissimi di Palombina Nuova. Il loro intento è quello di costituire un gruppo teatrale amatoriale che coinvolga i ragazzi del quartiere, così da portare avanti l’esperienza positiva ed entusiasmante di approccio al teatro vissuta alla scuola elementare “L. Mercantini” di Palombina Nuova. Proprio la scuola diviene la sede dell’associazione, punto d’incontro dove i ragazzi imparano, progettano, creano e provano testi e coreografie, supportati e diretti da tre straordinarie maestre, Gabriella Bottini, Emanuela Sebastianelli e Giuliana Paolini e da un collaboratore esterno Leandro Ragni. Il quartiere tutto collabora con il gruppo alla preparazione dei costumi e all’allestimento delle scenografie con grande impegno e capacità creative. Il 13 aprile del 1988, dopo mesi di prove e di autentico divertimento, il C.L.A.E.T. debutta al Teatro Sperimentale di Ancona con il primo spettacolo, interamente autoprodotto, “E se provassimo da soli?”. Inutile dire che l’entusiasmo è alle stelle. A questo seguono altri spettacoli: “Storie dell’anno mille, anno più, anno meno” da “Storie dell’anno mille” di L. Malerba e T. Guerra; “Ordini dall’alto” da “Dopo di me il diluvio” di D. Forrest; “Angeli custodi” da “ Comici spaventati guerrieri” di S. Benni e “Non siamo qui per il caffè” da “I beati della dannazione” di H. Bazin; in breve, il gruppo sembra inarrestabile. Gli anni passano e gli adolescenti crescono; alcuni lasciano mentre nuovi arrivi arricchiscono la compagnia. Quasi per gioco i giovani cominciano a cimentarsi con una serie di parodie delle fiabe più famose: “Cenerentola”, “Biancaneve e i sette nani”, “La bella addormentata nel bosco” fino ad arrivare nel 1994 alla rivisitazione de “Il gatto con gli stivali”. Il gruppo cambia ancora: alcuni mettono su famiglia, altri si dedicano esclusivamente al lavoro e i più ostinati continuano il loro percorso teatrale. Nel 1997 la svolta. Sotto la guida artistica del regista-attore Luigi Moretti, il C.L.A.E.T. porta in scena il “Don Chisciotte” dall’omonimo romanzo di M. De Cervantes. Forti dell’esperienza e degli insegnamenti ricevuti, i giovani cominciano a camminare da soli; la regia passa nelle mani di Davide Giovagnetti che mette in scena “Pazzie per Broadway” dal film di W. Allen “Pallottole su Broadway”. Nel 1999 Davide scrive e dirige “Il circo di carta” che al festival regionale d’arte e spettacolo “Le Muse” viene premiato per la miglior regia e per la migliore attrice caratterista, Ilaria Verdini. Nel 2000 Davide lascia il C.L.A.E.T; al suo posto subentra Diego Ciarloni, che nello stesso anno porta in scena “La cantatrice calva” di E. Ionesco e nel 2002 “Lo sappiamo solo noi”, fusione di sei atti unici tratti da “Il teatro” di J. Tardieu. L’anno seguente il gruppo composto da sei elementi presenta una lettura musicata “Una volta qui era tutta campagna” di F. Fazio, sempre con la regia di Diego Ciarloni. Segue un periodo di stasi e di riflessione nel tentativo di capire se è ancora forte il desiderio di continuare. L’occasione per gli ultimi due “irriducibili”, Ilaria Verdini e Diego Ciarloni, si presenta nel 2007 con la 7a edizione del concorso nazionale “Donne, volti e anime” dedicato alla giornalista Ilaria Alpi. Lo spettacolo “Le bugie non sono reato”, tratto dall’omonimo testo di O. Leoni e V. Continelli e diretto dallo stesso Diego Ciarloni, ottiene numerosi consensi. Nel 2008, a distanza di vent’anni dal primo debutto, il C.L.A.E.T. torna sulle scene con il nuovo spettacolo “Xanax” di A. Longoni, avvalendosi della preziosa collaborazione di Davide Giovagnetti e di Patrizia Giacchetti del Teatrotre e di Roberta Belfiore e Daniele Brunelli, di nuovo insieme per l’occasione. Dopo lo strepitoso quanto inaspettato successo dello spettacolo, pensato per festeggiare il ventennale della compagnia, ma ormai diventato il suo cavallo di battaglia, ora è la volta di “12 ovvero la parola ai giurati” di Reginald Rose. La regia è di Diego Ciarloni e lo spettacolo vede la partecipazione di molti attori di altre compagnie amatoriali: una sfida a lungo attesa che finalmente si concretizza