Nel 1993 due ragazze appassionate di musical e un loro amico musicista, hanno l'idea di formare una compagnia teatrale e mettere in scena il celebre "Jesus Christ Superstar" di A.L.Webber, considerato da sempre "il musical dei musical". Viene fondata così la Compagnia, dapprima con il nome ONEIROS, poi in seguito rinominata OLBC. Nel corso dei suoi quasi venti anni di attività, la OLBC ha portato in scena diversi spettacoli, alcuni editi come "Jesus Christ Superstar" e "Cats", ed altri inediti e composti dallo stesso direttore musicale e fondatore Franco Grandoni come "Oltre La Barriera Casse"(dal cui acronimo proviene il nome della Compagnia), "Mi Chiamo Eva" e "La Contessa con gli Zoccoli". Il gruppo, nonostante sia formato da persone non professioniste, viene gestito e si impegna nei progetti che di volta in volta vengono scelti attraverso una preparazione musicale professionale, con la direzione del Maestro Franco Grandoni. Per tutto il resto, è la profonda e smisurata passione per il musical che rende questa Compagnia così preparata e professionale nell'atteggiamento poichè nulla è lasciato al caso. Nello scorso gennaio è stato intrapreso il progetto "Jekyll&Hyde-Il Musical" (Testi di Leslie Bricusse e musiche di Frank Wildhorn), tratto dall'omonima opera di R.L.Stevenson. Il musical è stato rappresentato al Plymouth Theatre di New York-Broadway- e il protagonista principale interpretato nientemeno che da David Hassehoff, celebre volto di "Supercar" e "Baywatch". L'opera in sé è a dir poco sensazionale; oltre alla drammatizzazione, in più punti romanzata per dare più teatralità alla rappresentazione, ciò che maggiormente attira l'attenzione è la struttura musicale compositiva. Le sonorità orchestrali, i cori a più voci e la scelta vocale ed armonica dei protagonisti rendono perfettamente giustizia alla Londra buia e misteriosa dei primi dell'Ottocento in cui la vicenda si svolge, mentre la recitazione veloce ed accurata fà da collante alla storia intrecciata prettamente sulla dicotomia BENE/MALE che torna insistentemente durante tutto il musical, nota dopo nota, parola dopo parola. La storia è abbastanza conosciuta, tuttavia nel trasferirla fuori dal libro di Stevenson gli autori e la regia non si sono fermati al banale alternarsi di bianco e nero, dentro e fuori, Jekyll e Hyde; e' stato fatto in modo di creare un mostro (Hyde) quiescente all'interno di un involucro apparentemente innocuo (Jekyll) che prevarica in modo sempre più pressante sulla scena, incalzato da una sorprendente colonna sonora senza la quale non verrebbe rapita l'attenzione dello spettatore, come invece puntualmente accade. E queste scelte non sono applicate solo al protagonista, ma anche a tutti gli altri personaggi, principali e non; la stessa Emma, promessa sposa del Dr. Jekyll, e Lucy, ballerina ed intrattenitrice del locale Red Rat dove il Dr. Jekyll viene portato dagli amici per distrarsi, sono a loro volta le due facce della stessa medaglia. La prima rappresenta il bene perchè è nobile, di buona famiglia e comprensiva, mentre la seconda è il male perchè bella da morire, sensuale ed appariscente. Ma anche nello scegliere i ruoli viene fuori questa doppia anima, perchè continuamente gli stessi attori interpretano personaggi ritenuti dalla società "positivi" (Governatori, Nobiluomini e Nobildonne) e contemporaneamente personaggi poco popolari e quindi "negativi" (spacciatori, prostitute e protettori, mistress di bordelli). Il tutto è sapientemente accompagnato dalla colonna sonora di alto livello che trasporta la platea, anche la meno esperta, in una dimensione sensoriale indescrivibile, strappando inevitabilmente scrosci di applausi alla fine di ogni brano.