L'associazione è una eterogeneità di elementi. Attorno al nucleo teatrale, ruotano infatti le più svariate forme espressive: video art, musica, danza contemporanea, arte e fotografia. Le diverse realtà mantengono una indipendenza che stimolano e non frenano la coesione e il confronto in progetti comuni. Nonostante la sua giovane età, Sensi e Segni ha maturato una notevole esperienza in campo teatrale, pedagogico, organizzativo e sociale, collaborando e continuando a collaborare con compagnie di livello nazionale; In modo particolare con il Teatro Minimo di Andria; con Teatro Reon e Lalage Teatro. Nell'ultimo anno realizza due progetti: Paroleleggére e case(S)chiuse. Paroleleggére, è una rassegna teatrale che si è realizzata in spazi pubblici bolognesi dove il teatro non ha avuto mai rilevanza. Ottenendo otto edizioni sul territorio bolognese. Queste rassegne portano in scena diverse contaminazioni artistiche fondendo linguaggi musicali, teatrali e visivi. Case(S)chiuse si svolge in una casa privata che diventa per qualche ora luogo di incontro, teatro vivo; esperimento di una modalità di incontro del pubblico che riporta alla radice dell'evento teatrale. Entrambi i progetti sono il tentativo di creare bolle d'ossigeno in città, con il fine di dar vita nel prossimo futuro ad una vera e propria rete di spazi, case ed artisti. Sensi&Segni inoltre debutta a teatro in prima nazionale con due lavori auto-prodotti: "Nudo e Crudo" liberamente tratto dall'Otello di W. Shakespeare e "Introspicio" liberamente tratto da "La voce umana" di J. Cocteau. In ultimo ma non meno importante partecipa attivamente al progetto di teatro urbano "Dramophone" ideato da Fulvio Ianneo del Teatro Reon. l'Associazione organizza laboratori teatrali al fine di studiare i percorsi recitativi e di messa in scena, permettendo ai partecipanti di ampliare le proprie possibilità artistiche nonché attraverso gli strumenti, di questa specifica didattica laboratoriale, di affrontare l'esperienza teatrale come mezzo per approfondire la conoscenza di sé. Attualmente è impegnata nella realizzazione di un documentario e di uno spettacolo sul Brigante "lo Sturno" e sulla mole storica che il personaggio comporta.