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Lazio
Storia della Compagnia del Delfino
Nasce dall’entusiasmo del regista, Giuliano Baragli, che, a cavallo degli anni ’80, aveva intrapreso la strada del cabarettista sotto la direzione di Mario Castellacci con il gruppo “Quelli del Sotterfugio”.
Nel 1997 prova ad inventarsi una compagnia teatrale con la collaborazione di alcuni colleghi. Da “Odissea nell’Ospizio”, la prima commedia, il gruppo si è ampliato e rafforzato. L’esperienza con la Compagnia è servita a molte giovani leve come trampolino di lancio per entrare a far parte del mondo dello spettacolo. Il Delfino si contraddistingue per la determinazione del pugno di attori e tecnici che ne formano lo zoccolo duro. Grazie alla collaborazione, all’intraprendenza, alla disponibilità e alla passione di tutti i componenti, l’associazione è riuscita a superare alcuni momenti difficili senza perdere di vista l’obiettivo benefico che cerca di perseguire: donare il più possibile per aiutare chi ha bisogno di sostegno. Per questo i proventi di ogni spettacolo vengono devoluti ad associazioni come la Mary Poppins o alle adozioni a distanza.
Tutti coloro che hanno partecipato agli spettacoli della compagnia, anche per un solo evento, sono rimasti colpiti dal sentimento di forte aggregazione del gruppo e dall’accoglienza mostrata nei confronti degli “esterni” che spesso chiedono di poter tornare a far parte della cerchia delfiniana.
La scelta delle commedie
I testi messi in scena in genere sono brillanti, ma non sono mancati spettacoli seri o drammatici come Le Serve, di Jean Genet e Pezzi d’uomo a Maspalomas di Paolo Valentini, che hanno riscosso un discreto successo di pubblico. La compagnia si è sperimentata anche in alcuni “gialli”: La Tela del Ragno, di Agatha Christie, L’Erede e Sotto Accusa di Fiammetta Veneziano, per non dimenticare Arsenico e Vecchi merletti che possiamo considerare un divertentissimo giallo comico.
Musica
Probabilmente il Delfino è una delle poche Associazioni Teatrali in Italia che vanta un compositore tra i suoi membri. Giuliano Baragli è un convinto assertore della necessità di un commento musicale che non solo accompagni, ma addirittura interagisca con l’azione scenica.
Il sodalizio tra il regista e Adriano Piva, autore di tutte le musiche degli spettacoli della Compagnia, inizia nel 2000 con “La Dama di Chez Maxim”, e, da allora, conta quasi una quarantina di colonne sonore, tra cui due musical. In un paio di occasioni la compagnia ha messo in scena spettacoli con l’orchestra live sul palco.