con-fusione [con-fu-sió-ne] s.f. dal lat. con-fúndere – p. p. confúsus, comp. di con = cum insieme e fúndere metaf. sbaragliare – mescolare insieme, turbare. 1 con-fusione (trad.) è l'atto del confondere, l'effetto necessario per rintracciare i segni essenziali nelle cose e nelle persone. 2 con-fusione (scient.) è l'unione diversa di elementi che tende a formare un tutto armonico. 3 con-fusione (soc.) è un tentativo di convivenza. 4 con-fusione (fis.) è quando insieme si passa dallo stato solido allo stato liquido e poi ad altri stati non ancora conosciuti. 5 con-fusione (poet). è una sintesi poetica. 6 con-fusione (rivoluz.) è il momento dello scompiglio, del turbamento, del disordine dove tutto sconvolge, commuove, unisce, sgorga, si versa, affluisce. 7 con-fusione (filos.) è lo spazio dove le cose si rendono irriconoscibili e dove si capiscono meglio. 8 con-fusione (estens.) è il luogo dove non bisogna mettere ordine, ma puntare a un equilibrio. 9 con-fusione (fig. 1) è una stanza con cinque finestre, ma se ne possono aprire molte di più: dipende da quanto si vuole vedere, da quanto lontano si vuole andare e con chi, dipende se apri quella in fondo e quella sul lato giallo, oppure quelle due centrali e l'ultima all'angolo, o ancora quella sul lato giallo, quella sul lato blu e quella alle tue spalle: le combinazioni sono sconfinate. 10 con-fusione (fig. 2) porta le valige della partenza e si dirige a sud, attraversa i bassifondi del nord, guarda da una collina, fa il bagno nuda nel mare. 11 con-fusione (teatr.) è una compagnia teatrale di Firenze formata da (in ord. appariz.) Giacomo Fanfani, Fabio Nucci, Laura Del Conte, Rafael Porras Montero, Silvia Avigo. avvertenza con-fusione si maneggia con cura.