Stefano Cenci è un attore, regista e autore di teatro; nasce a Carpi (MO) il 12/06/1975. Nel 1997 si diploma alla Scuola di Teatro di Bologna diretta da Alessandra Galante Garrone, debuttando con lo spettacolo Inferno di Dante Alighieri, regia di Lorenzo Salveti, con Andrea Jonasson, Paola Gassman, Ugo Pagliai, Renato De Carmine, Paola Quattrini, Ida di Benedetto, Gianfranco Jannuzzo, alla XXX Edizione del Festival Teatrale di Borgio Verezzi. Dopo diverse esperienze lavorative a Bologna con il Teatro Comunale e l'Arena del Sole (Unreported Inbound Palermo regia Peter Beat e Lager regia di Vittorio Franceschi, per citarne un paio) trova una collaborazione continua con il Teatro Due – Teatro Stabile di Parma. Con il Teatro Due lavora alla realizzazione di diversi spettacoli tra cui: Romeo e Giulietta di W. Shakespeare, La signora dalle scarpe strette di Vittorio Franceschi per la regia di Walter Le Moli; L'Angelo Sterminatore di L. Boñuel, Fratelli Cervi ultima mezzora di A. Dalla Giacoma, Come vi Piace di William Shakespeare, con Elisabetta Pozzi, Dio di Woody Hallen, per la regia di Gigi Dall'Aglio. Nello stesso periodo partecipa inoltre ai due anni di tournée de L'idiota di F. Dostojevskij, regia di Gigi Dall'Aglio, con Giulio Scarpati, prodotto dalla Cooperativa del Mezzogiorno "Gli Ipocriti", e alla tournée di Elettra di Euripide, regia di Piero Maccarinelli, con Elisabetta Pozzi, della stessa produzione e cooprodotto dal Teatro Due. Dal 2002 ad oggi collabora con Armando Punzo, direttore artistico del VolterraTeatro Festival e regista della Compagnia della Fortezza di Volterra. Il primo spettacolo insieme è Nihil, nulla ovvero la Macchina di Amleto di A. Punzo, prodotto dal Teatro Metastasio di Prato in collaborazione con La Biennale di Venezia; nei successivi spettacoli ricopre il ruolo di assistente alla regia oltre che di attore, diventando parte integrante del laboratorio teatrale permanente della Compagnia all'interno del carcere di Volterra, una delle esperienze teatrali più interessanti e vitali nel panorama europeo. Oltre alla partecipazione, ogni anno, alla creazione degli spettacoli della Fortezza presentati all'interno di Volterrateatro, partecipa come attore e assistente alla regia alla tournèe dello spettacolo I Pescecani, ovvero quel che resta di B. Brecht, di A. Punzo, che vince il Premio Ubu come miglior spettacolo nel 2004. Nel 2005 è attore nella coproduzione internazionale Il Vuoto di A. Punzo. Nel 2006 segue la tournèe internazionale dello spettacolo Il libro della vita, di A. Punzo. Nel 2010 lo spettacolo Hamlice - Saggio sulla fine di una civiltà, di A. Punzo, vince il Premio Ubu come miglior regia. A febbraio 2011 allestisce con la Compagnia il site specific dello spettacolo all'Hangar Bicocca di Milano. Nel 2007 è uno dei creatori e Direttore Artistico di Arti Vive Festival di Soliera MO. Nello stesso anno assume la Direzione Artistica del Teatro della Rocca di Novellara. Nel 2009 il progetto Arti Vive a Soliera si espande anche ai mesi invernali con una Stagione di Teatro di Innovazione, Musica Indipendente e Cinema d'Essai: nasce Arti Vive Habitat - Soliera MO www.artivivehabitat.it Dal 2010 assume la Direzione Artistica della Fondazione Campori, della quale il Comune di Soliera è l'importante capofila. La Fondazione Campori, assieme alla Cassa di Risparmio di Carpi e alle operose associazioni del territorio solierese, si occupa in maniera condivisa e partecipata della gestione dell'evento Culturale sul territorio. Nel 2007 partecipa alla realizzazione del film tv su RaiUno dal titolo "Don Zeno - L'uomo di Nomadelfia" che lo vede cooprotagonista al fianco di Giulio Scarpati e Maddalena Crippa, prodotto da RedFilm e diretto da Gianluigi Calderone. Nel 2008 entra a far parte del magico mondo dei Tony Clifton Circus coi quali si vede impegnato in 2 anni di tournèe internazionale con gli spettacoli Rubbish Rabbit, Hula Doll e La Morte di Babbo Natale. Parallelamente alla sua attività di attore e regista, tiene dal 2002 laboratori di Teatro Creativo rivolti a non professionisti e alle Scuole che hanno l'intento, attraverso un costante lavoro di ricerca, di riportare il Teatro alle sue origini di espressione necessaria, dirompente e vitale, da contrapporre al teatro professionistico che spesso si abbandona al compiacimento e alla rassicurante ripetizione di se stesso.