via De Magistris
09100 - Cagliari (CA)
Sardegna
Sono trentasette gli anni di attività della Cooperativa Teatro di Sardegna. Anni carichi di impegno che hanno consentito di costruire e consolidare in Sardegna un concetto di società teatrale che può dirsi ormai “maturo”. Più di un quarto di secolo, che affonda le radici sul finire degli anni ‘60 quando venne costituito, a Cagliari, il Centro di Iniziativa Teatrale, nato dalla forte determinazione di attori, intellettuali, studenti, accomunati dal bisogno di dare forma artistica ai ricchi fermenti ideologici e politici, che inaugurarono una stagione di confronto nella società attraverso le nuove prospettive della ricerca e della comunicazione teatrale. Anni in cui l’assenza di qualunque iniziativa teatrale nell’Isola faceva si che gli unici teatri allora esistenti (a Cagliari, Sassari e Nuoro) fossero semplici contenitori per poche compagnie di giro. Il Teatro di Sardegna ha quindi colmato un vuoto, perseguendo con testarda determinazione la volontà di affermare una cultura teatrale mediante un lavoro a tutto campo in un territorio vistosamente carente di strutture adeguate. Ha messo insieme registi qualificati ed operatori culturali per la creazione di importanti progetti e produzioni, promuovendo corsi di formazione professionale e consolidando una compagnia di attori professionisti. Un bagaglio di idee e motivazioni che il Teatro di Sardegna ha saputo metabolizzare e rinnovare, attrezzandosi a sostenere, sulla scena nazionale, con ininterrotta evoluzione professionale ed artistica, le sfide imposte da una progettualità sempre più impegnativa, in linea con i tempi. Il percorso artistico della Compagnia è riconducibile a due direttrici fondamentali che ne segnano, in qualche modo, la specificità e l’ampiezza del respiro culturale. Da un lato, il Teatro mediterraneo: una scelta pressoché obbligata per chi sente forte il valore delle proprie tradizioni e delle radici comuni. In tal ambito non è casuale la scelta di autori quali Lope De Vega, Alfonso Sastre, Ramon Del Valle-Inclàn, Garcia Lorca, Antonio Skàrmeta, etc. Notevole anche l’impegno per la valorizzazione di una drammaturgia sarda, che, oltre all’adattamento di opere di Grazia Deledda e Giuseppe Dessì, ha visto l’allestimento di numerosi autori contemporanei come Enzo Giacobbe e Giulio Angioni. Il lavoro più recente è la messa in scena di un testo di Michelangelo Pira, “Paska Devaddis”, affidato alla rilettura del regista greco Theodoros Terzopoulos che ha saputo astrarre, con innovativa e raffinata ricerca stilistica, tematiche e moduli espressivi molto vicini al dramma classico ellenico. La seconda linea artistica attraversa il Teatro del ‘900, con numerosissimi spettacoli tratti da opere di autori quali Max Frisch, Fernando Arrabal, Bertold Brecht, Henrik Ibsen, Fredrich Durrenmatt, Dylan Thomas, passando attraverso Pirandello, Miller, Anouilh, Cocteau, Hrabal, Canetti, fino al Pinter di “Terra di Nessuno”, prodotto nel 1994. L’incontro con Harold Pinter ha segnato sicuramente una svolta significativa nel percorso artistico del Teatro di Sardegna. La commedia, complessa e raffinata, ha consentito di esprimere al meglio le risorse artistiche della Compagnia, avendo l’onore di ricevere anche il plauso dell’Autore. Un successo e un riconoscimento di stima da parte di Pinter, presente al debutto romano al Teatro Quirino, anche per “Il Ritorno a Casa”, produzione del Teatro di Sardegna che ha rinnovato il piacere di confrontarsi con una drammaturgia per molti versi affascinante ed intrigante. Nella stagione di prosa 2001/2002, diverse le nuove produzioni: ad iniziare da “Le furberie di Scapino”, di Molière, nella libera traduzione di Manlio Santanelli, la regia di Sergio Fantoni e l’interpretazione, fra gli altri di Paolo Bonacelli, Gigi Angelillo e Cesare Saliu. Al festival “La notte dei poeti” ha debuttato invece “Sogno di una notte d’Estate” di William Shakespeare per la regia di Francesco Brandi, nel cui cast, affianco agli attori “storici” della compagnia sono andati inscena anche alcuni dei giovani allievi di un corso regionale organizzato proprio dal Teatro di Sardegna. I giovani attori si sono anche cimentati con successo nei “Match di Improvvisazione Teatrale”, che rappresentano una utile e divertente palestra per quanti intraprendono la carriera di attore. Nel mese di luglio 2002, quale spettacolo d’apertura della ventesima edizione del festival “La Notte dei Poeti”, ha debuttato un’altra produzione “La Luna Lo Sa” diretta dal regista Marco Parodi, con le musiche di Nicola Piovani. La stagione 2002/2003 si è aperta, nel mese di ottobre, con il debutto di un nuovo spettacolo, un classico del palcoscenico, “Il Campiello” di Carlo Goldoni, diretto da Francesco Brandi. Mentre nel luglio 2003 ha debuttato, al Teatro romano di Nora per il XXI festival La Notte dei Poeti, “Lisistrata” di Aristofane , diretto dal regista croato Robert Raponja, con Lia Creddu, Selma Alispahic – giovane e bravissima attrice del Teatro di Guerra di Sarajevo, e altri sette attori e tre musicisti. Lo spettacolo “La pulce nell’orecchio” di Georges Feydeau, con Paolo Bonacelli, Carlo Simoni, Patrizia Milani, nato dall’incontro con il Teatro Stabile di Bolzano ha aperto la stagione 2003/2004; nell’estate del 2004 debutta “Tamburini” di e con Marcello Fois, Lia Caredddu, Corrado Giannetti e i Su Concordu de Orosei. Sempre nel 2004, debutta la compagnia di giovani del Teatro di Sardegna, selezionati dopo un mese di stages e laboratori, tenuti da diversi artisti, tra cui la regista Emma Dante. Il corso ha visto la nascita di “Fellini…e gli altri Clown”, spettacolo di teatro-circo diretto da Virginia Viviano e ispirato al mondo immaginario di Fellini. Il 2004 è un anno importante per la Compagnia in quanto riceve finalmente dal Ministero il riconoscimento di status di Teatro Stabile Privato. Le nuove produzioni della stagione 2004/2005 sono: “Victor. I bambini al potere”, pièce surreale di Roger Vitrac, per la regia di Mario Missiroli, con Paolo Bonacelli, Valeria Ciangottini, Isella Orchis, Paolo Meloni. E “Mondo di carta” tratto dalle “Novelle per un anno” di Luigi Pirandello, con la drammaturgia di Guido De Monticelli, che ha curato anche la regia. Nell’estate 2005 con la regia di Orlando Forioso viene prodotto “Il Borghese Gentiluomo” di Molière che debutta al Festival “La Notte dei Poeti”. Nella Stagione 2005/2006 vengono prodotti gli spettacoli “Enrico IV” con la regia di Marco Bernardi in coproduzione con il Teatro Stabile di Bolzano, “Victor i bambini al potere” con la regia di Mario Missirolli, “L’uomo, la bestia e la virtù” con la regia di Stefano Randisi ed Enzo Vetrano. Nell’estate 2006 sono due gli spettacoli allestiti “L’asino d’oro” di Apuleio con la regia di Orlando Forioso e “Processo a Cesare” di Corrado Augias e Vladimiro Polchi e sono presentati entrambe al Festival “La Notte dei Poeti”. Nel 2007 sono diverse le nuove produzioni: gli spettacoli “Aldo Moro, una tragedia italiana” di Corrado Augias e Vladimiro Polchi con la regia di Giorgio Ferrara in coproduzione con il Nuovo Teatro Eliseo, “Goldoni Terminus” da Carlo Goldoni, con la drammaturgia di Carlo Erba, Tena Stivicic e Rui Zink, con la regia di Toni Cafiero, realizzato in collaborazione con Dramma Italiano – Teatro Nazionale Croato, La Biennale di Venezia e Teatro Dona Maria II di Lisbona. “L’Anima buona del Sezuan” di Bertold Brecht con la regia di Stefano Randisi ed Enzo Vetrano. Nella stagione 2008 vengono prodotti gli spettacoli “Pensaci, Giacomino” di Luigi Pirandello, diretto e interpretato da Stefano Randisi e Enzo Vetrano, con una compagnia di sette attori, “Clizia” di Niccolò Macchiavelli con la regia di Domenico Ammendola, “Pinocchio” di Carlo Collodi, regia di Orlando Forioso. Infine “È una commedia” di Renata Ciaravino con la regia di Valeria Talenti, in cui il Teatro Stabile della Sardegna compare come soggetto promotore del progetto Nuove Sensibilità. Due produzioni della stagione 2009 sono legate a una forte matrice culturale della Sardegna e trattano il tema della giustizia: “Il Diritto e il suo Rovescio”, a cura di Guido De Monticelli e Anna Zapparoli, concepito in quattro momenti drammaturgici a puntate. Lo spettacolo, che prende spunto dal “Cerchio di Gesso” di Bertold Brecht, è incentrato sulla tradizione giudicale sarda, in particolare sulla Carta de Logu, e sulle antiche storie di giustizia e sopruso. La seconda è “Sangue dal Cielo” di Marcello Fois, adattato da Guido De Monticelli e Anna Zapparoli, con la regia di Guido De Monticelli e le musiche originali di Mario Borciani. La terza produzione dell’anno 2009 è “Dentroterapia”, un testo originale di Nunzio Caponio, regista e protagonista dello spettacolo.