Santo Capizzi è laureato in Scienze della Comunicazione. Affascinato da sempre dalla parola scritta, nel tempo si cimenta in diversi generi letterari. Diverse le collaborazioni con periodici che si occupano di ambiti diversi: dalle tematiche sindacali con Il caffè, a quelle del volontariato con News Fratres, religiose con Il San Paolo ed ancora La clessidra, fino al Katane Magazine periodico di ambito subacqueo interamente ideato e curato da Capizzi. Più intima, riflesso del suo mondo interiore, la raccolta di sensazioni intitolata Pensieri in parole. La misura con il romanzo porta alla scrittura di Palpiti, storia avvincente ed incalzante dove la suspense psicologica incontra in un connubio avvolgente, le affascinanti atmosfere africane. Anche il genere cabaret lo vede attivo e prolifico, in particolare nella collaborazione con il duo comico i Cabaretna. Nasce allora il ciclo Adamo & Eva con gli sketch: Eva cerca lavoro; Eva candidata politica; Adamo ed Eva in gita al mare; Eva in love; Adamo con la sciatalgia; Le origini. Tematiche non cicliche sono trattate invece negli sketch: Il pesce spada anemico; Il posteggiatore: ca certu; La puntura intranasale; Il mago dell'infinitesimo. Soggetto per una sitcom è Il commendatore Ermanni: la governante. L'incontro con il teatro arriva inatteso e totalizzante. Un rapimento intellettuale che lo porterà a concentrare la sua produzione quasi esclusivamente sulla drammaturgia. Arrivano allora i lavori vernacolari (tradotti anche in lingua) e quelli in italiano: 'A cummari barunissa; 'U fantasma da mala soggira (Il fantasma della mala suocera); Tutti sutta a 'n tettu (Tutti sotto un tetto); Ogni cosa o so postu (Una mamma da spennare); U mavaru (Il mago dell'infinitesimale); Il mammolone; L'onorevole con la "p" minuscola; Mio cugino il nordico; Follie d'amore; Che botto col lotto delle otto . Commedie quelle di Capizzi, attraversate da chiari fili tematici legati al riscatto sociale delle classi meno abbienti, alla riscoperta dei valori morali ed etici, alla denuncia dell'intollerabile e del tollerato per convenzione. Commedie come specchio paradossale della società, commedie come strumento di rilettura analitica della fotografia della realtà proposta in chiave umoristica mediante una comicità che trasuda ironia in ogni sua scena, in ogni su parola. Comicità semplice ma anche sottile e penetrante, in grado di dare ai lavori leggerezza ma che nello stesso tempo non perde l'occasione di rappresentare la vita nelle sue sfaccettature, anche quelle più amare proposte in veste ironica ma mai ridicolizzante. Il teatro come meraviglioso strumento di comunicazione del quale servirsi, anche, per trattare tematiche sociali importanti ed attuali, veicolando il messaggio con il sorriso, mezzo che permette una più ampia divulgazione; teatro come espediente per divertire e nello stesso tempo consentire di riflettere. I lavori teatrali con le loro tematiche trasversali, hanno incontrato il favorevole consenso di registi, attori e pubblico in tutto il paese fino a vincere diversi premi. Dotate di originalità e peculiarità caratteristiche, le commedie sono uscite dai teatri per veicolare il loro contenuto in ambiti diversi dal consueto. Inseriti in progetti di drammaturgia destinati a scuole ed in programmi di festeggiamenti solenni, i lavori teatrali ottengono anche il positivo riscontro della stampa nazionale oltre che di quella locale e per mezzo internet, entusiasmata da un giovane ed innovativo autore. Teatro come sano divertimento, teatro come percorso cognitivo delle eterogenee realtà del mondo, teatro come evasione, teatro come passione che accompagna una vita.