Davide Nebbia Officine di Cotone

A GALWAY GIRL di Geraldine Aron prodotto da Officine di Cotone regia di Virginia Franchi con Davide Nebbia (Dermot) e Anna Ferraioli Ravel (Maisie) art work e illustrazioni a cura di Alice Pizzinato disegno luci di Davood Kheradman traduzione testo di Irene Viglione Prima assoluta in Italia 7 FEBBRAIO 2010 Teatro Cometa Off, Roma Doppia replica: ore 20,45; ore 22,15 La ragazza di Galway, come dice Dermot, "potrebbe essere una ragazza qualunque". Identifica un atteggiamento universale descrivendo il particolare. "A Galway Girl" è un dialogo breve e diretto che racconta una storia e ci fa riflettere. Una coppia si confronta su problemi legati al quotidiano e al carattere personale, al cambiamento e alla risposta dell'uno e dell'atro rispetto alle diverse sollecitazioni della vita. Istituzioni come la chiesa e la famiglia diventano il presupposto per suscitare consuetudini e abitudini sociali, il più delle volte ipocrisie. I valori legati all'apparenza e all'apparteneza sociale risultano spesso avere un ruolo di rilievo rispetto a decisioni importanti di vita. Le risposte ai problemi dunque, sono il più delle volte trovate nel disinteresse nei confronti degli eventi, nell'inutile ricerca di un'indipendeza delle regole imposte dalla società. Sono personaggi che si ritraggono quelli di "A Galway Girl". Che nello stesso modo in cui si rendono consapevoli ed entusiasti al cambiamento, cessano ogni movimento. Il testo sembra descivere un mondo dalle aspettative non rispettate, non tanto perchè sia un mondo difficile, quanto perchè sembrano perdute le capacità individuali. ------------------------------------------- Zanna Don't! Un musical da favola di Tim Acito e Alexander Dinelaris Produzione di Officine di Cotone Regia di Davide Nebbia Regia associata di Virginia Franchi Direzione musicale di Dino Scuderi Coreografie di Marco Vesica con Emanuele Revalente, Enrico Gimelli, Daniele Brenna, Lucia Radicchi, Stefania Paternò, Nicola Sorrenti, Micaela Ester Perardi, Rosario Gualtieri Dal 2 al 7 Marzo 2010 Teatro Sala Uno di Roma