COCKTAIL PARTY

Eliot al Teatro Oscar per Cocktail Party

Eliot al Teatro Oscar per Cocktail Party

   Scenografia bianca, alcuni grossi cubi anch’essi bianchi, dei panelli verticali che separano alcune sezioni del palco creando degli ambienti, infine un tavolino con bicchieri, bottiglie, vassoi e molto altro. Quindi gli attori nel boccascena, ancora in penombra, che intonano il canto popolare “The One-Eyed Riley”.
   È Cocktail Party, in scena al Teatro Oscar di Milano dal 3 maggio al 2 giugno 2013 (esclusi i giorni 7, 8, 23 e 29 maggio), prodotto da PACTA dei Teatri, per la regia di Anning Raimondi, traduzione e adattamento a cura di Maria Teresa Petruzzi.


   La rappresentazione rientra nel progetto “Cocktail Eliot”, ovvero una rassegna composta da tre spettacoli in omaggio a Thomas Stearns Eliot: a Cocktail Party, in prima assoluta, seguirà La terra desolata, al diciottesimo anno di repliche, infine chiude il progetto lo spettacolo-concerto CATS e altri gatti pratici….
 

   Thomas Stearns Eliot, nato nel Missouri nel 1888, è uno dei più grandi drammaturghi moderni. Trasferitosi a Londra durante la prima guerra mondiale fu naturalizzato britannico. Premiato con il nobel per la letteratura nel 1948, tra le sue più note opere composte per il teatro si annoverano: Il canto d'amore di J. Alfred Prufrock, La terra desolata, Gli uomini vuoti, Ash Wednesday, Quattro quartetti, Assassinio nella cattedrale e The Cocktail Party. Lo scrittore anglo-statunitense fece inoltre parte del cosiddetto modernismo, movimento trasversale alle arti e sviluppatosi fra il 1912 e la seconda guerra mondiale.
 

   La rappresentazione si svolge quindi presso l’abitazione privata dei coniugi Chamberlayne, dove è in atto un cocktail party. La festa però non può iniziare, poiché Lavinia, la padrona di casa, ha abbandonato il marito Edward lasciandogli solo alcune righe. Questi è quindi costretto a inventarsi delle scuse nei confronti degli ospiti poiché egli stesso non comprende la fuga delle moglie. Gli ospiti Celia Coplestone, Peter Quilpe, Julia Shuttlewaite, Alex e un ospite sconosciuto si intrattengono con Edward e pian piano questi invitati, amici, amanti e quant’altro, esaminano le loro relazioni e i loro malesseri guidati dallo sconosciuto, Sir Henry Harcourt Reilly, che li psicoanalizzerà e risolvendo le varie situazioni. Due anni dopo i coniugi Chamberlayne danno l’ennesimo party che chiude una rappresentazione densa di spunti di sociologia, psicologia uniti alla commedia.

   Tra gli attori è ottima la performance di Massimo Loreto, in grado di calarsi alla perfezione e con molta ironia nei panni di Sir Henry Harcourt Reilly. Antonio Rosti, ovvero l’arzilla vecchina Julia Shuttlewaite, aggiunge con il suo personaggio leggerezza e comicità alla rappresentazione. Riccardo Magherini, nei panni di Edward Chamberlayne è poi autore di un’interpretazione di carattere. Infine buone anche le interpretazione di Anning Raimondi (Celia Coplestone), Maria Eugenia D’Aquino (Lavinia Chamberlayne) e Vladimir Todisco Grande (Peter Quilpe).

Visto il 18-05-2013
al deSidera Teatro Oscar di Milano (MI)