Prosa
D'ANNUNZIO SEGRETO

A Milano, gli amori e le battagli dannunziane

A Milano, gli amori e le battagli dannunziane

La platea è completa per l’occasione e, tra gli spettatori, sono molteplici le personalità pubbliche presenti. Poi un uomo calvo, perentorio, si presenta sul palco con voce decisa.

Gabriele D'Annunzio, fu poeta dalla personalità eccentrica, ricercata e densa di interessi, energico pensatore, fine drammaturgo e giornalista, ma anche militare-eroe di guerra e poi politico carismatico.
Fu soprattutto il Vate cioè "il profeta", occupando  una posizione dominante nella letteratura italiana, dal 1889 al 1910, quale simbolo del Decadentismo italiano. Uomo eccezionale e sui generis capace di influenzare la propria epoca con le sue idee.

La rappresentazione inizia quindi con D’Annunzio (Edoardo Sylos Labini) in fuga a Firenze con Maria Hardouin d’Altemps (Alice Viglioglia), passa poi all’incontro fulminante con Eleonora Duse (Viola Pornaro), e infine alla relazione con Luisa Baccara (Silvia Siravo).  Costante è invece la presenza della giovane governante francese Aelis Mazoyer (Giorgia Sinicorni). E dopo le passioni ecco le battaglie, con l’impresa di Fiume su tutte! Infine il suo amore per la bellezza totale, la ricercatezza sia nell’arredamento che negli altri aspetti della vita. Raccontato tutto attraverso le citazioni e i versi dei romanzi del Vate.

Tra gli attori è suprema la performance di Edoardo Sylos Labini (Incantesimo, Vivere, Un posto al sole), nei panni di Gabriele D’Annunzio, e in grado di elevare l’opera a un alto livello culturale. Giorgia Sinicorni, si cala alla perfezione nella parte seducente della governante, interpretandola pregevolmente. Silvia Siravo (già apprezzata in questa stagione teatrale nel ruolo di Mommina in “Questa sera si recita a soggetto”) si conferma interprete di carattere. Piacevole la performance di Alice Viglioglia nella parte della giovane duchessina. Qualitativa anche l’interpretazione di Viola Pornaro nel difficile ruolo della Duse.

Geniale, infine, l’idea del Disco Teatro, sperimentazione decennale del duo Labini-Aprea: in scena una consolle incorniciata è una chicca che non stona nella riproduzione della casa dannunziana. Fondamentale il mix musicale del Dj Antonello Aprea che raggiunge l’apice quando viene recitata “La pioggia nel pineto” accompagnata da un remix elettronico delle arie di Wagner.

I lunghi applausi finali tributati dal pubblico ben evidenziano l’assoluto gradimento dello spettacolo.

Visto il 20-03-2013
al Manzoni di Milano (MI)