“La musica esige che prima si guardi dentro sé stessi, poi che si esprima quanto elaborato nella partitura e nell'esecuzione.” (Ennio Morricone)
Quanto affermato sopra, accade nel tributo al Maestro Ennio Morricone, una selezione accurata delle sue opere che l’Orchestra Filarmonica della Calabria diretta dal Maestro Filippo Arlia, accompagnata dal Coro Lirico Siciliano, propone al pubblico.
GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA
I brani scelti viaggiano negli stili e nelle epoche che Morricone ha segnato in modo indelebile, trattando la scena pop, la cinematografia e la classica come figlie di una stessa madre. L’esecuzione dei brani, nella loro totalità, non si è mai disgiunta dal nucleo narrativo del compositore. Dai brani del periodo ‘western’ – C’era una volta il West, Per qualche dollaro in più, Per un pugno di dollari, Il Buono, il Brutto e il Cattivo – con i quali il Maestro ha ammesso di aver accantonato la musica assoluta, quella priva di immagini e testo per mettersi al servizio del cinema fino agli anni 2000 che ha visto l’esplosione di composizioni tra le più dolci e sensuali nella storia della musica (Canone Inverso, Maléna).
La cifra stilistica di Ennio Morricone
L’orchestra, nutrita di numerosi strumentisti appassionati e fedeli alla partitura, in primis il Direttore Arlia, è riuscita non solo a intrattenere e emozionare il pubblico – nota speciale per il primo violino Andrea Timpanaro che, in apparenza fuso al suo strumento, ha sottolineato passaggi e melodie in modo quasi surreale considerando la sua giovane età – ma a riportare alla memoria la metodologia di lavoro di Morricone, ossia la costruzione della melodia partendo da poche note come dodecafonia insegna.
Questo viaggio nel dietro le quinte del Maestro Morricone, oltre all’abilità sul palco, è stata possibile anche grazie alla sequenza dei brani scelti. Così come è stato possibile riscoprire l’universalità che Morricone ha infuso nella sua musica, con l’arrangiamento pop curato dal Coro Lirico Siciliano che ha affidato alla voce del tenore Alberto Munafò una coinvolgente versione di Nuovo Cinema Paradiso.
Tutti i volti di Ennio
Quando si può dire che un Direttore d’Orchestra fa la differenza? Quando rivela alla sua orchestra quello che le note raccontano in silenzio, il non detto tra le righe della partitura. Solo quel momento, ogni strumento o voce può raccontare nuovamente la storia, come accade al pianoforte per La leggenda del pianista sull’oceano, all’oboe per Gabriel’s Oboe, al sax de Gli Intoccabili e la voce del soprano Maria Francesca Mazzara in C’era una volta il West. Così si omaggia il genio che c’è dietro ogni creazione e si realizza quello che poi è accaduto: una standing ovation finale assolutamente meritata.
“Nell'amore come nell'arte la costanza è tutto. Non so se esistano il colpo di fulmine, o l'intuizione soprannaturale. So che esistono la tenuta, la coerenza, la serietà, la durata.” (Ennio Morricone)
Gli esecutori delle sue opere, quando fanno propria questa affermazione, non possono che dare spettacolo di sé.