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FERZANEIDE - FERZAN OZPETEK

Ferzaneide: Ozpetek e il perfetto esempio di teatro di narrazione

Ferzan Ozpetek
Ferzan Ozpetek © Romolo Eucalitto

Uno dei registi cinematografici più acclamati da pubblico e critica decide di portare a teatro il suo personalissimo one man show. Ferzan Ozpetek come non si era mai visto, in scena solo con i suoi ricordi, i suoi aneddoti, i suoi film e la sua storia. 

Ferzaneide – Sono ia! nasce durante la pandemia dall’idea del regista turco di far qualcosa per risollevare un settore, quello del teatro, così penalizzato dalle chiusure durante le stagioni 2020/21. 

GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA


Un viaggio attraverso la sua arte e la sua vita, legate irrimediabilmente a doppio filo, come lui stesso ammette. Uno spettacolo che è più una chiacchiera fra amici, Ozpetek non è un attore e guarda gli spettatori in faccia, interagendo con loro creando un’atmosfera intima, informale, adatta alle “confidenze”.

“Negli anni ho sposato molte cause all’insegna del coraggio. Coraggio. Forse in questa parola è racchiuso il senso di quello che provo a dire sera dopo sera. Il coraggio di inseguire i propri sogni. Il coraggio di sfidare i pregiudizi. Il coraggio, o quantomeno il tentativo, di scovare momenti di felicità dentro a un mondo turbolento come quello attuale. E in questo il teatro può venirci incontro”.


Un tavolino da bar e due sedie, qualche faro e lo schermo dietro il regista: il vero protagonista della narrazione, che seguendo cronologicamente vita/arte di Ozpetek accompagna gli spettatori nel suo mondo. Dall’infanzia all’adolescenza, dalla madre agli amici, dalla Turchia a Roma, dalle avventure sentimentali al matrimonio. 

La vita si fa cinema e forse come non mai, emerge dai racconti del regista come le due dimensioni si siano intersecate in praticamente tutti i suoi film, dalle famosissime Fate ignoranti a Saturno contro, passando per Allacciate le cinture a Mine vaganti, tanto per citarne alcuni.

Ozpetek trascina e coinvolge gli spettatori, creando solo con le parole situazioni, personaggi, stralci di vita. È questa la grande ricchezza del regista turco e anche dello spettacolo, riuscitissimo esempio di teatro di narrazione. Quello che fa sognare, riflettere, innamorare.
 

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Visto il 06-04-2023
al Duse di Bologna (BO)