Gli artisti che si alternano sul palco meritano tutti e indistintamente, il riconoscimento delle loro capacità e dell’enorme lavoro che affrontano a ogni replica.
Uno spettacolo tanto atteso quanto criticato nella comunicazione per via di una locandina che spaventerebbe i bambini. In effetti, Il Circo degli Orrori, questa macchina dall’apparenza infernale, ben equilibrata tra rock e circo da Doctor John Haze ha tutti i numeri per impressionare i bambini (è uno spettacolo vietato ai minori di 12 anni). Poi, di fatto, è tanto forte per il cast artistico quanto debole per il concept che di spaventoso lascia poco e niente.
Prima del sipario
L’accoglienza è alquanto inquietante. Maschere di personaggi horror si aggirano tra il pubblico in attesa. Le urla di chi si vede sbucare alle spalle uno zombie, un diavolo o uno pseudo Jason con tanto di motosega, effettivamente fanno presagire una visione ansiosa dello spettacolo. Intanto il pubblico si accomoda, le maschere si trasferiscono in platea insieme a quelle già presenti in sala, continuando a sorprendere il pubblico alle spalle. Alcuni bambini sono spaventati, alcuni grandi non sono da meno e l’ansia diventa il giusto mood per prepararsi alla visione.
Lo show prende vita trascinandosi dietro un pubblico vigile e incantato dalle prodezze di un contorsionista, mentre dietro di lui si può ammirare un cimitero imponente. Tutto questo scandito da musica rock mista a creepy. E’ però il primo e solo momento in cui si potrà godere ancora di quest’atmosfera cupa e spettrale perché con l’arrivo del Becchino del cimitero, le cose cambiano.
Lo spettacolo: tra numeri eccezionali e dilettanti allo sbaraglio
Sarà per la presenza di bambini, sarà che forse uno spettacolo tutto incentrato sull’horror potrebbe stancare, di fatto Il Circo degli Orrori inizia ad alternare numeri circensi e tersicorei di indiscussa qualità a momenti di cabaret che ricordano la Corrida dei dilettanti allo sbaraglio. Ne prende (forse inconsapevolmente) anche spunto portando sul palco ignari spettatori che diventeranno il tormentone della serata. Questo smorza un po’ gli entusiasmi per chi si aspettava un prodotto che mantenesse le caratteristiche promesse (e promosse) ma smorza anche le polemiche, perché lo spettacolo è godibilissimo anche per i bambini sotto i 12 anni, con qualche accortezza per il materiale promozionale.
Soffrono i cambi scena e le musiche (entrambi interrotti spesso bruscamente, gli inconvenienti della prima) però gli artisti che si alternano sul palco meritano tutti e indistintamente, il riconoscimento delle loro capacità e dell’enorme lavoro che affrontano a ogni replica.