La città che più ha rappresentato l’incrocio di culture diverse e che è stata a lungo il centro di gravità dei rapporti tra oriente ed occidente è certamente Istanbul.
La Costantinopoli dei bizantini ha vissuto direttamente le giravolte della storia fino a diventare il cuore del mondo religioso e culturale musulmano, continuando però ad essere il crogiuolo di popoli e religioni che ha sempre attirato artisti e viaggiatori dall’Europa e dall’Asia. Nel 1693 arrivò ad Istanbul Dimitrie Cantemir, dapprima come ostaggio, poi come rappresentante diplomatico della Moldavia, allora governata dal padre.
Divenne musicista e compositore e scrisse “Il Libro della Scienza della Musica” che costituisce la base storica con cui Jordi Savall con Monserrat Figueras ed il gruppo Hesperion XX (oggi XXI) hanno elaborato il progetto ORIENT-OCCIDENT, che mette in relazione le musiche della tradizione ottomana, catalogate e raccolte da Dimitrie Cantemir, con le tradizioni armene, greche e sefardite.
Istanbul e i suoi vicini
Il concerto presentato all’Aula Magna della Sapienza di Roma per la stagione della Istituzione Universitaria dei Concerti è una tappa del progetto ed ha attirato il pubblico romano, costituito finalmente da una maggioranza di giovani che hanno riempito ogni ordine di posti.
Jordi Savall ha diretto un gruppo cosmopolita di esperti musicisti di Hesperion XXI che si sono esibiti in una ventina di brani di varia origine, tra cui alcuni scritti da D.Cantemir, intervallati da improvvisazioni strumentali denominate Taksim.
Radici comuni
Quella che sarebbe potuta essere una serata di ascolto impegnativa, si è invece rivelata fluida e scorrevole; infatti sorprendentemente nei vari brani sono apparse assonanze con musiche del nostro mondo, che evidentemente hanno insospettabili radici vicine alle culture che Jordi Savall ed i suoi hanno recuperato. Se la biologia e la genetica ci hanno da tempo insegnato che le nostre origini sono comuni e vicine nel tempo, per la cultura ed in particolare per la musica, la cosa non è di così immediata percezione.
Il musicista catalano, nel passato conosciuto soprattutto come cultore e divulgatore della musica antica, lo ricordiamo nel film di Alain Corneau Tous les Matins du Monde, ha da tempo intrapreso una azione di recupero e divulgazione di musiche “altre”, apprezzate oltre che per il valore artistico, anche per il contributo alla conoscenza ed alle relazioni tra popoli e culture.
Spettacolo: Jordi Savall - Hesperion XXI
Visto all’Aula Magna della Sapienza di Roma