Uno spettacolo è ben riuscito e azzeccato. Beatrice Visibelli e Andrea Zorzi hanno saputo mantenere fervida l'attenzione dei presenti fino alla fine anche grazie a un uso perfetto delle luci. La recensione dello spettacolo.
Le vittorie e le sconfitte del gioco e della vita, le passioni e i sentimenti del volley e del cuore: tutto quersto è rappresentato da La leggenda del pallavolista volante. I due interpreti, Beatrice Visibelli e Andrea Zorzi, hanno ripercorso con ironia e coinvolgimento l'intera vita di quest'ultimo, pallavolista affermato a livello internazionale; hanno messo in scena sia aspetti lavorativi che privati di una brillante carriera, alternati gli uni agli altri, grazie al testo scritto dallo stesso Zorzi insieme al regista Nicola Zavagli.
Sublime l'interpretazione di lei, capace di entrare in più ruoli (non solo narratore esterno) con grande elasticità; notevole il risultato ottenuto dal campione, notissimo col soprannome di Zorro e un vero gigante nel fisico, che ha dimostrato di sapersi mettere in gioco in un campo a lui ignoto quale il palcoscenico teatrale. Nonostante la semplice scenografia e l'ininterrotta narrazione, i due protagonisti hanno saputo mantenere fervida l'attenzione dei presenti fino alla fine anche grazie a un uso perfetto delle luci.
Uno spettacolo ben riuscito e azzeccato per essere scelto come una prima di stagione per il significato immediato che si porta dietro: il successo dipende da come affrontiamo le sconfitte e la consapevolezza degli errori commessi è fondamentale per ripartire ed essere sereni con se stessi e con gli altri. Lunghi applausi hanno salutato gli artisti, in un teatro gremito all’inverosimile.