Fino al 28 novembre è in scena al Teatro Erba di Torino, “La Locandiera”, di Carlo Goldoni, nell’allestimento della Compagnia Torino Spettacoli per la regia di Enrico Fasella. Miriam Mesturino è una convincente Mirandolina. Accanto a lei ritroviamo Gianluca Ramazzotti, nel ruolo del Marchese di Forlipopoli. Una coppia già collaudata sul palcoscenico, che si cimenta nell’unica commedia goldoniana scritta interamente in italiano; e appare subito evidente che l’allestimento si concentri sul rapporto tra la Locandiera e la sua locanda, da un lato e, quello tra gli avventori e la Locandiera dall’altro. Non importa se essi siano, marchesi, conti o cavalieri: Mirandolina li rifiuta tutti, perché pensa e si comporta come una tenace donna d’affari; il suo interesse – neanche troppo nascosto – nei confronti del cameriere Fabrizio (Andrea Marrocco), il rifiuto di ogni lusinga da parte del Marchese di Forlipopoli e del Conte di Albafiorita (Domenico Berardi) e la risolutezza nel far capitolare il sedicente misogino Cavaliere di Ripafratta (Luciano Caratto) sono tutte astuzie che riconducono al fine pragmatico e, tutto sommato, borghese, del buon governo della locanda.
La commedia è una sorta di manifesto del femminismo ante-litteram e il pubblico riconosce in Mirandolina uno dei primi, autentici ritratti della donna moderna.
L’allestimento in scena al Teatro Erba risulta abbastanza scorrevole; tuttavia ci sono alcuni momenti dello spettacolo, soprattutto in corrispondenza dei cambi scena, in cui le vicende subiscono un “rallentamento”, che nemmeno il commento musicale o la comicità di Gianluca Ramazzotti (che, a tratti, sembra in effetti riempire dei “vuoti”) riescono ad aggirare.
Prosa
LA LOCANDIERA
Mirandolina, o l'astuzia della donna
Visto il
11-11-2010
al
Erba
di Torino
(TO)