“La scena” spettacolo nato dall’abile penna di Cristina Comencini e da lei stessa diretto, interpretato da due tra le attrici comiche più scenicamente frizzanti del panorama italiano, Maria Amelia Monti e Angela Finocchiaro, torna in tournée dopo il successo ottenuto durante la scorsa stagione, prodotto dalla Compagnia Enfi Teatro Produzione di Michele Gentile.
Lucia (Angela Finocchiaro) è un’attrice teatrale stimata con un matrimonio fallito alle spalle e un grande segreto che le causa molto dolore. Maria (Maria Amelia Monti) invece, anche lei divorziata, lavora in banca ed è mamma di due bei bimbi. Due amiche di vecchia data quindi, unite da un forte affetto ma profondamente diverse l’una dall’altra: la prima rigida con gli uomini come nella vita quotidiana, la seconda libertina e bisognosa d’amore nonostante i numerosi incontri sbagliati e a volte anche pericolosi.
È proprio all’indomani di una notte focosa passata con un uomo di cui non ricorda niente a causa del post sbornia, che si incontrano le due amiche a casa di Maria, ancora in mise da notte, frastornata per essere stata buttata giù dal letto dall’amica attrice, in piena “crisi da copione” da imparare a memoria. Ma se per caso l’amante focoso dai contorni poco delineati nella mente di Maria fosse ancora in casa a insaputa delle due? E se scambiasse l’amante della notte prima con l’altra, cosa succederebbe? Sono queste le premesse che danno il via ad una conversazione pittoresca tra le due amiche e il povero Luca (Stefano Annoni), capitato un po’ per sbaglio e un po’ per avventatezza tra le due donne che giocano con questo giovane ragazzo ad interpretare l’una il “ruolo” dell’altra, creando situazioni paradossali e battute al vetriolo che condiscono lo spettacolo di un’ironia genuina e semplice che lascia lo spettatore perennemente con il sorriso sulle labbra. Ma la situazione, o meglio “la scena”, cambia quando il ragazzo si stanca di essere preso in giro dalle due donne giocando a fare il “toy boy” della situazione e si ribella mostrando tutta la sua virilità di giovane maschio esibendosi in arti marziali che spaventano le due, ma rivelando così facendo il suo lato più sensibile e bisognoso d’affetto.Al di là della comicità intrinseca del testo e dell’interpretazione del trio affiatato di artisti, si nascondono tra le righe grandi temi che mostrano la difficoltà della comunicazione tra esseri umani: la libertà di mostrarsi come si è al mondo, la ricerca dell’amore e il bisogno di essere amati. Alla fine dello spettacolo dunque “la scena” è stata recitata, vissuta e stravolta dai personaggi che tirate le somme, preferiscono forse tornare ad interpretare sé stessi, forti delle caratteristiche personali e per questo uniche che li contraddistinguono.