Lirica
LA TRAVIATA

Anna Netrebko, una superlativa Traviata nell'Arena di Verona

Anna Netrebko
Anna Netrebko © Ennevi

Fino a qualche anno fa le repliche di settembre del Festival operistico dell'Arena di Verona coincidevano con le ultime riprese delle opere in cartellone che scandivano una chiusura di stagione nei binari di una solida routine. 

Difficilmente quindi si sarebbe potuta immaginare una serata conclusiva da tutto esaurito come è accaduto quest'anno in occasione dell'ultima replica di Traviata di Giuseppe Verdi che, si dice, abbia coinciso anche con l'addio al ruolo da parte della protagonista Anna Netrebko.

GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA

Anna Netrebko si conferma una fuoriclasse 

Dal 2005, anno in cui proprio con quest’opera ottenne la sua consacrazione a livello internazionale al Festival di Salisburgo, il soprano russo ha tenuto in repertorio l'opera verdiana fino al 2017 e, dopo una pausa di sei anni, ha scelto di riprendere il personaggio di Violetta Valery per una sola replica che ha coinciso con la serata conclusiva del centesimo Festival dell'Arena di Verona.

È superfluo sottolineare come il timbro della cantante sia mutato nel corso di questi anni, grazie anche alla frequentazione di un repertorio che tende sempre di più al drammatico. La voce si è scurita ed ispessita, soprattutto nei centri, ma la tecnica belcantistica non ha perso il suo fascino e l'interprete è indubbiamente maturata.


La Violetta che si è ascoltata il 9 settembre a Verona avrà forse perso qualcosa delle agilità di un tempo, non avrà più il mi bemolle -non scritto in partitura- al termine di “Sempre libera degg’io” ma può fare sfoggio di un fraseggio superlativo ed una profondità nell'interpretazione che poche cantanti al giorno d’oggi possono vantare

“Ah fors’è lui” e soprattutto “Addio del passato” -eseguito con il da capo- hanno fatto trattenere il fiato a tutto l'anfiteatro ed anche il duetto del secondo atto con Giorgio Germont, complice la grande intesa con Luca Salsi, è stato un momento di grande intensità e partecipazione. Anna Netrebko è una fuoriclasse ed anche in quest'occasione, in un repertorio che forse non è più il suo d’elezione, lo ha pienamente dimostrato.


Al suo fianco Luca Salsi è stato un Germont raffinatissimo, dal fraseggio nobile e dal timbro morbido e suadente. Freddie De Tommaso ha dato voce ad un Alfredo a tratti muscolare ed a volte un po’ ruvido nel fraseggio ma sempre puntuale nell'acuto. Ottime le prove dei comprimari tra cui spiccavano Matteo Mezzaro (Gastone), Nicolò Ceriani (il Barone Duphol) e Giorgi Manoshvili (il Dottore Grenvil). 

Marco Armiliato ha diretto i complessi areniani con solida professionalità mantenendo sempre teso il filo della narrazione pur prestando sempre la massima attenzione alle esigenze dei cantanti. Pregevole la prova del coro diretto da Roberto Gabbiani.

L’ultima replica della Traviata di Zeffirelli

Il 9 settembre ha probabilmente coinciso anche con l’ultima replica dell’allestimento di Franco Zeffirelli dato che per Traviata della stagione 2025 è stata annunciata la ripresa della produzione di Hugo De Ana del 2011. Una scelta che non suscita particolari rimpianti, trattandosi di uno spettacolo sostanzialmente convenzionale e farraginoso nei cambi scena che, fatta eccezione per la festa a casa di Flora nel secondo atto, in grado di scatenare negli spettatori quella meraviglia data dallo sfarzo e dall’opulenza che è il marchio di fabbrica del regista fiorentino, risulta abbastanza dispersivo nella scenografia da casa delle bambole e nella gestione non sempre ottimale delle masse sceniche.

Un pubblico entusiasta che, come da tradizione areniana, non ha lesinato applausi a scena aperta ha tributato a tutti gli interpreti un successo incondizionato con interminabili ovazioni per Anna Netrebko.
 

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Visto il 09-09-2023
al Arena di Verona (VR)