Una sedia al centro del palco buio, due luci azzurre ai lati. Un uomo passeggia nervosamente, poi si siede. Infine dei versi in siciliano.
Nell’accogliente e particolare Teatro dei Filodrammatici va in scena “Le figlie del sellaio”. È l’ultimo appuntamento dei quattro spettacoli che compongono la rassegna “Gli Arrabbiati del Naviglio” iniziata il 24 febbraio ed in programma fino al 22 marzo, dedicata alla energie teatrali che si sono formate artisticamente a Milano, luogo che ha dato loro spazi e possibilità espressive.
“Le figlie del sellaio” è un adattamento teatrale di Alessandro Conte liberamente tratto dalla silloge prodotta dal padre, Giuseppe Conte, intitolata “Oltre le colline dei Sieli” (Premio Nazionale di Narrativa, Piacenza 1982).
Il monologo è interpretato dallo stesso Alessandro Conte, attore diplomatosi proprio all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, interprete tra gli altri di “I demoni”, “Delitto e Castigo” e “La cosmetica di Amelie” tutti per la regia di Corrado Accordino.
L’adattamento drammaturgico dell’opera originaria proposto da Alessandro Conte, che si cala nei panni di un moderno giullare-cantastorie, trasmettere perfettamente il clima naturale di un quartiere siciliano. ‘Raccontare è come liberare dalla morte, anche solo per un giro di valzer’ dice uno dei suoi personaggi. Ed è con lo stesso spirito che l’attore di origini siciliane interpreta il complicato quadro umano racchiuso nelle “Figlie del sellaio”.
Vengono narrate le vicende di Don Mario, a cui non resta che incantare i bambini raccontando loro delle storie, la tragedia di Pietro Maccarese, la generosità di Rosina che si contrappone al suo mestiere immorale, fino a raccontare di compare Alfio, sellaio schiacciato dagli eventi che coinvolgono la sua famiglia, e delle sue due figlie: Nunzia la ribelle e Savina costretta ad una maturità precoce. È un ragazzino a raccontare tutto, emulando la figura fascinosa di Don Mario, nella speranza di colpire la bella Nice. Vicende narrate con quella rabbia tipica dell’adolescenza in cui ci si crede onnipotenti. Fino alla tragedia finale.
“Le figlie del sellaio”, ovvero quella che potrebbe essere una storia realmente accaduta in molti paesini italiani, sarà rappresentata il 24 aprile al Teatro Sala Ratti di Legnano (paese in cui Conte è nato) e poi al Teatro Binario 7 di Monza dal 16 al 19 aprile.
Alessandro Conte è perfetto nel rappresentare questo lunghissimo monologo. Interpreta egregiamente una trama dall’intreccio molto complesso riuscendo a far suo il palco in ogni spazio. L’attore gioca persino con l’ottima atmosfera creata dalla luci: a tratti abbaglia il pubblico, poi mostra solo la sua sagoma ed a volte si nasconde nella penombra come si giocherella nel buio della memoria quando si racconta qualcosa ricordando.
Divertente infine anche la mimica utilizzata dall’attore: vivace nell’interpretazione del ragazzino, visionaria e folle interpretando compare Alfio e Pietro Maccarese.
Milano, Teatro dei Filodrammatici, 20/03/2009
Visto il
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Filodrammatici
di Milano
(MI)