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LE VOCI DI DENTRO

Le voci di dentro: il Servillo del dopo Oscar

Le voci di dentro: il Servillo del dopo Oscar

Sull'onda delle emozioni regalate dall'Oscar per La Grande Bellezza conquistato solo qualche giorno fa, giovedì 6 marzo al Teatro Verdi di Padova si registra il tutto esaurito: in scena (ed alla regia) Toni Servillo nell'opera di Eduardo De Filippo Le Voci di dentro.
Una commedia popolare quasi interamente in dialetto napoletano, dove sogno e realtà si mescolano e inconsapevolmente stanano malafede e delazione da un'apparente ordine iniziale.
Una volta rotto l'armonioso equilibrio di facciata, i protagonisti sfilano di volta in volta nell'affannoso tentativo di ripulirsi egoisticamente la coscienza, accusando il prossimo. Il quadro che viene a delinearsi è il ritratto di una società di uomini e donne incapaci di fare autocritica ma molto abili nel puntare il dito verso chiunque.
L'esito si traduce inevitabilmente in una colpevolezza che travolge tutti, nessuno escluso.
Aldilà dell'indiscutibile ed assoluta bravura di Toni Servillo, supportato da un cast di attori decisamente all'altezza, duole ricordare agli spettatori che l'unico momento in cui si può applaudire durante uno spettacolo teatrale è solo e
soltanto al termine dello stesso, poichË andare a teatro non è esattamente come andare allo stadio.

Visto il
al Argentina di Roma (RM)