Musical e varietà
LEGALLY BLONDE - LA RIVINCITA DELLE BIONDE

Legally Blonde: la rivincita del musical sui cliché femminili

Legally Blonde
Legally Blonde © Luca Vantusso

Dopo il debutto a Broadway (2007) e i numerosi riconoscimenti ottenuti nel West End londinese, è arrivato sui palcoscenici italiani Legally Blonde, musical brillante e brioso tratto dal film La rivincita delle bionde (2001), adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo autobiografico di Amanda Brown.

Il musical, con libretto originale di Heather Hach e dialoghi e musiche dal ritmo incalzante, racconta la storia di Elle Woods, bionda presidentessa dell’associazione studentesca femminile Delta Nu, che ha fatto del glamour e del rosa vivace per il suo guardaroba e i suoi accessori uno stile di vita.  

GLI SPETTACOLI
IN SCENA IN ITALIA


Quando viene lasciata dal suo fidanzato Warner (Luca Pozzar), che la considera troppo frivola per condividere con lei il futuro a cui ambisce in politica, la determinazione di Elle nel riconquistarlo, è tale che la ragazza riesce nell’intento di essere ammessa ad Harvard per studiare Legge.

La potenza della solidarietà femminile

La vita universitaria – tra confraternite, feste riservate e ripicche – si rivela piena di insidie per Elle, che però affronta le difficoltà, cogliendone il lato positivo. Lucia Blanco, nei panni della protagonista, sfodera la candida esuberanza che caratterizza il suo personaggio, generando subito empatia nel pubblico.

Lucia Blanco

Grazie a un libretto stravagante e a tratti surreale, il musical riesce a superare il proverbiale cliché della “bionda senza cervello” – in un ambiente decisamente maschilista, dove non vige il merito, bensì regna il compromesso – sostituendolo con un efficace messaggio di solidarietà femminile: un’istanza che viene inaspettatamente recepita  dall’antagonista principale, Vivienne (una convincente Laura Galigani nei panni della “perfettina dark”, che mostra gli artigli ma è anche capace di redimersi nel corso dello spettacolo).

L’adrenalina è donna

Il secondo atto si apre nel segno dell’adrenalina con l’irrompere sul palcoscenico di Alice Mistroni, che nel divertente ruolo di una “guru del fitness”, accusata ingiustamente di omicidio, sprigiona incontenibile energia e incarna il bisogno di riscatto attorno cui ruota lo spettacolo.

Legally Blonde

Tra i componenti maschili dello show, Andrea Carli è un eccellente professor Callahan, che maschera il proprio sottile maschilismo grazie a un’ottima padronanza della cosiddetta tecnica del “recitar cantando”; l’autoironia di Claudio Zanelli e il suo non prendersi troppo sul serio sul palcoscenico restituiscono al pubblico un Emmet inedito e dai risvolti comici interessanti.

Un commovente omaggio all’Irlanda

La direzione musicale di Fabio Serri e il lavoro di équipe compiuto sull’adattamento italiano e nella traduzione dei testi delle canzoni consentono allo spettatore di provare differenti emozioni, dalla risata spensierata alla commozione. Nel brano Ireland, per esempio, l’anima profondamente “black” di Giovanna D’Angi, nei panni di Paulette, emerge per dare voce a un tenero omaggio all’Irlanda e alle sue tradizioni.


Questa atmosfera, placida e accattivante allo stesso tempo, si riflette nelle trascinanti coreografie di Matteo Gastaldo (anche regista dello spettacolo) e nel disegno luci di Valerio Tiberi, realizzato in perfetto stile concerto pop.

Seppur di breve durata, la permanenza di Legally Blonde sui palcoscenici italiani ha lasciato il segno, rendendo di fatto questo allestimento un autentico “gioiellino”: l’auspicio è di assistere sempre più spesso nei nostri teatri a spettacoli così ben realizzati, senza la fretta di “sprecarli”, piegandosi a logiche puramente commerciali.
 

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Visto il 17-03-2023
al Alfieri di Torino (TO)