La coppia che interpreta Lettere d’amore, spettacolo diretto da Emanuela Giordano e prodotto da E20inscena, non è di quelle da testare, perché si tratta del consolidato duo Enzo De Caro e Barbara De Rossi, già insieme sullo schermo televisivo nel 2012, con La vita che corre.
Love letters – il testo della messinscena
L’autore della sceneggiatura è il pluripremiato drammaturgo statunitense A. R. Gurney, che con Love letters (Lettere d’amore) è stato candidato nel 1990 al Premio Pulitzer per la drammaturgia.
La pièce debutta alla New York Public Library nel 1988, in forma di lettura scenica, con lo stesso Gurney che si cala nei panni del protagonista maschile. Da allora moltissime, in tutto il mondo, sono state le rappresentazioni che hanno variamente interpretato il testo.
In Italia, la commedia approda a teatro nei primissimi anni Novanta, con Valeria Valeri e Paolo Ferrari.
Una tenera e sfacciata corrispondenza
I due artisti siedono ad uno stesso tavolo – unico elemento scenografico sul palco - senza quasi mai guardarsi in viso. Ciò che invece fanno è leggere e rileggere vecchie lettere, risalenti addirittura, le prime, agli anni delle scuole elementari. È lì che Andy – De Caro – e Melissa – De Rossi – si sono conosciuti. Ed è lì che è nata la storia, contorta e intricata, del loro rapporto.
Nei due bambini, poi adolescenti e poi adulti, matura un sentimento profondo che li avvicina e al contempo li allontana, forse per la netta diversità dei loro caratteri e delle loro vite. Andy in amore è un po’ impacciato, timido, quasi goffo; lei al contrario è spudorata, impudica, tenera, impertinente. Lui riuscirà a concentrarsi sullo studio prima e sulla carriera professionale dopo; Melissa rimarrà preda della sua inquietudine, del mancato affetto della famiglia, della sua nascosta fragilità che la metterà su strade pericolose e sofferenti.
In tutti questi anni, fino alla morte di lei, i due si scrivono e si scambiano lettere su lettere, bigliettini, cartoline, disegni che rimarranno come una testimonianza del legame che li ha uniti per decenni, senza tuttavia quasi mai palesarsi nella quotidianità, se non per poco e solo a tratti. Ciò che li accomuna è questa smania di raccontarsi, vedendosi di rado, rimanendo ciononostante un punto di riferimento saldo l’uno per l’altra, a dispetto delle rispettive relazioni sentimentali e coniugali che entrambi vivono.
A livello attoriale si nota la complicità tra i due, e dietro la goffaggine di Andy traspare tutta la bravura e la capacità di suscitare simpatia dell’artista partenopeo. Mentre, oltre l’abito da sera rosso e discinto di Melissa, e al di là delle sue risate a volte crudeli, emerge l’ironia di una Barbara De Rossi che sa come intrattenere e coinvolgere il suo pubblico.