Nemmeno una delle oltre cinquecento poltroncine resta vuota. In scena “Lezioni americane” con Giorgio Albertazzi e per l’occasione la platea della Sala Grande del Teatro Franco Parenti è completamente gremita.
Sul palco una scrivania, un leggio ed alcune tele (firmate da Lorenzo Fonda). Un Calvino interpretato da Albertazzi intento nelle sue riflessioni, mentre un’assistente (Roberta Caronia) e una musicista d’accompagnamento (Benedetta Borciani) aiutano lo scrittore a raccogliere idee e materiale per le sue conferenze.
“Lezioni americane” era un progetto affidato allo scrittore italiano dalla Harvard University. Il ciclo di sei lezioni, ognuna delle quali con un argomento differente (leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità e coerenza) ma tutte in riferimento alla letteratura e più in generale allo stile di vita, non poté essere però presentato a causa della prematura scomparsa dell’autore avvenuta nel settembre del 1985. Gli scritti di Calvino, che peraltro aveva concluso solamente cinque delle lezioni lasciando la sesta solo teorizzata, furono pubblicati postumi nel 1988 col titolo di “Lezioni americane: sei proposte per il prossimo millennio”.
“Lezioni americane”, per la regia di Orlando Forioso, interpretata da Giorgio Albertazzi riprende proprio il primo degli argomenti trattati da Calvino: la leggerezza. Il grande attore e regista riesce a calarsi alla perfezione nei panni di Calvino (entrambi classe 1923) e attraverso passi tratti dalle opere di Dante, Cavalcanti, Shakespeare, Lucrezio, Ovidio, Borges, Kafka e Leopardi, sublimemente interpretati, illustra ciò che per Calvino rappresentava la leggerezza. Piacevole l’accompagnamento musicale (violino), mentre la funzione dell’assistente, che talvolta aiuta il maestro nelle sue riflessioni, risulta determinante quando nel dialogo con l’autore pone quei dubbi che anche gli spettatori della platea sentono la necessità di chiarire.
Buona inoltre l’idea di proiettare sullo sfondo del palcoscenico alcune scene di un giovane Albertazzi, quasi come nel romanzo postumo di Calvino vi sono in ogni lezione riferimenti ad altre opere precedenti dello stesso Calvino. Ottima, infine, anche l’analisi personale di Albertazzi che regala al pubblico dopo gli applausi.
Visto il
13-11-2009
al
Franco Parenti - Sala Grande
di Milano
(MI)