Allegro, frizzante, scorrevole, ricco di trovate divertenti, lo Schiaccianoci del Balletto di Milano cattura anche il pubblico del Teatro di Genova dopo aver già suscitato entusiasmo e apprezzamento in molte piazze teatrali italiane.
Caratterizzato da un allestimento scenico essenziale e glamour, giocato su colori pastello e su costumi in stile vintage, con soluzioni eleganti e al tempo stesso spiritose, il titolo natalizio per eccellenza scorre veloce come una fiaba di oggi.
La versione coreografica del giovane Federico Veratti, già danzatore dotato di grande presenza scenica e qui impegnato nel ruolo di Fritz, è ben costruita sia nella caratterizzazione dei personaggi sia dal punto di vista formale, infondendo alla narrazione - nel rispetto di tutti gli elementi che compongono libretto e musica originali - freschezza e respiro contemporanei.
Il cast, affiatato e complice, è di tutto rispetto sia nell’interpretazione dei momenti d’ensamble più celebri, come il valzer dei fiocchi di neve e lo spumeggiante valzer dei fiori, sia nelle interpretazioni solistiche e di coppia.
Spiccano, oltre al personaggio di Fritz, la parte di Drosselmeyer affidata ad Alessandro Orlando e la parte di Clara, a cui Martina Bezzi, con sfumature più terrene che sognanti, infonde ottima padronanza tecnica ed espressiva; infine le danze di carattere, che il coreografo rende accattivanti e garbatamente maliziose, in sintonia con le leccornie a cui fanno riferimento.
Insomma, uno Schiaccianoci che a nostro parere può essere considerato l’esempio di come un titolo classico, se ripreso da giovani e promettenti artisti a cui viene data opportunità di espressione, sia di grande attrattiva per le nuove generazioni di pubblico.