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L'URLO DI ROMA

l'Urlo di Roma di Paola Minaccioni: storia e quotidiano della città eterna

Paola Minaccioni
Paola Minaccioni

L’Urlo di Roma è un omaggio avvincente alla lingua e alla cultura di una delle città più iconiche del mondo. Scritto e interpretato da Paola Minaccioni, lo spettacolo si distingue per la sua profondità e la capacità di evocare l’anima di Roma, una città che è al contempo patrimonio immortale e realtà vivente, composta da contrasti e sfumature.

La lingua romana non è solo un mezzo di comunicazione, ma un ritratto della cultura, del pensiero e dell’identità di un popolo. Attraverso la poesia di Giuseppe Gioachino Belli e l’opera di Mauro Marè, l'Urlo di Roma percorre le strade della capitale, delineandone le complessità: un luogo dove la storia si intreccia con il quotidiano, e l’alta cultura si fonde con le espressioni popolari in un abbraccio artistico che sa di antico e moderno.

Città solenne e ‘chiavica der monno’

L’Urlo di Roma è un mosaico culturale ricco di storie, emozioni e riflessioni. L’opera di Belli, con il suo tratto vivace e incisivo, funziona da filo conduttore di una narrazione che scandaglia il profondo senso di appartenenza e le contraddizioni di una metropoli pulsante. L’arte di Marè trova nei versi di Belli una continuità espressiva, non solo come inno alla Roma storica e maestosa, ma anche come critica consapevole di una città che, nelle sue stratificazioni, riflette rifugi e problematicità.


In questo contesto, Paola Minaccioni si fa portavoce dell’Urlo, non solo recitando ma incarnando l’essenza di Roma; la sua interpretazione intensa stabilisce un dialogo diretto con il pubblico, sciogliendo le barriere tra palco e platea. 

Ogni emozione — dalla risata alla commozione — viene esplorata e amplificata. La scelta accurata dei sonetti, impresa epica tra le oltre duemiladuecento produzioni del poeta romano, mette in luce l’abilità dell’attrice che, partendo dalle viscere della città eterna, diventa carne e poesia.

La musica nella narrazione

Le musiche dal vivo, eseguite da Valerio Guaraldi, Claudio Giusti e Gianfranco Vozza, arricchiscono ulteriormente questa esperienza multisensoriale. Ogni nota invita a immergersi in un'atmosfera che ridefinisce il concetto stesso di “viaggio”, proiettando gli spettatori in un mondo sonoro e vibrante.

Il sax di Giusti, le percussioni di Vozza e la chitarra di Guaraldi si fondono in un linguaggio musicale che parla dritto al cuore, creando un panorama che va oltre i confini territoriali, con l’esecuzione di due brani internazionali iconici: The Sound of Silence di Simon & Garfunkel e Heroes di David Bowie, mescolati a stornelli ‘trasteverini’.

Semo romani

In definitiva, l'Urlo di Roma è un’esperienza che va oltre la semplice visione di uno spettacolo teatrale: è poesia, o come la definisce Marè “il sasso lanciato verso il silenzio di Dio”. È il ruggito dell’anima di una città che ricorda il proprio passato mentre si proietta nel presente, sempre in bilico tra il Diavolo e l’Acqua Santa.

 

Visto il 17-11-2024
al Palladium di Roma (RM)