Oltre trenta date sold out, per il mattatore romano Enrico Brignano e il suo ultimo divertente e irriverente one man show. Ma…diamoci del tu!, scritto dallo stesso comico con Manuela D’Angelo e la collaborazione ai testi di Alessio Parenti, porta in scena oltre due ore di monologhi serratissimi, “interrotti” a inizio e fine show dal maestro Andrea Perrozzi e due presenze “moleste” (Pasquale Bertucci e Michele Marra) che disturbano il comico con dei siparietti.
Potrebbe benissimo farne a meno, Enrico Brignano, classe 1966, decenni di carriera alle spalle e tanta, tanta voglia di raccontarsi e far divertire il pubblico accorso a vederlo numerosissimo.
Un invito a prendersi meno sul serio
Il titolo dello spettacolo vuole essere un invito a riprendersi la confidenza vera, quella familiarità bella e solare nata dall’accorciare le distanze sociali che sempre più si insinuano negli esseri umani quando ci si da del “lei”. E Brignano la attraversa subito, quella patina spettacolare che relega il mattatore in una condizione di astrazione, dando appunto subito del “tu” al suo pubblico, raccontandosi in maniera nuda e cruda.
Comincia così un viaggio a ritroso nel tempo, fra le delusioni e le false partenze dei no e delle porte in faccia prese nella sua vita professionale, e non. Secondo Brignano servono anche quelle, anzi aiutano a fortificare motivazioni e volontà, nel tortuoso percorso della vita. C’è anche la storia familiare, nei suoi racconti, sottoforma certo di aneddoti divertenti, ma con una punta di serietà che invita a interrogarsi sui rapporti fra gli esseri umani, oggi senza dubbio necessario.
Riflessioni oltre la risata
Il comico romano si mette in gioco donandosi completamente al pubblico senza un attimo di respiro, confermandosi degno allievo del grande Gigi Proietti, di cui s’intravedono qui e lì ammiccamenti e mimica facciale.
Da pochi anni papà, dimostra una maturazione professionale orientata non solo al mero divertimento degli spettatori, ma tesa verso qualcosa che resti al di là delle risate, di cui comunque risuona il teatro durante l’intero one man show.