Lirica
MADAMA BUTTERFLY

Butterfly al cinema

Butterfly al cinema

Un cinema-teatro durante la guerra
La scena fissa di Fabio Cherstich propone il teatro nel teatro: panche dove si siedono (troppo rumorosamente) marinai americani, camerini laterali con porte scorrevoli, un boccascena rivolto verso il pubblico completo di luci e sipario, una macchina da proiezione di pellicole in primo piano.
Sono i bei costumi di Valeria Donata Bettella a situare l'azione nel tempo e nel luogo, perfettamente illuminato da Marco Giusti. Le scelte registiche non aggiungono nulla al racconto tradizionale, anzi alcuni momenti sono di difficile collocazione nel cinema-teatro anziché nella casetta di Cio-Cio-San. Inoltre le proiezioni di spezzoni di film d'epoca appaiono decontestualizzati, in particolare durante il coro a bocca chiusa: le immagini di Esther Williams che volteggia in piscina distraggono dalla musica e non si integrano con il racconto.
In altri momenti il bianco di inizio-fine pellicola fa da sfondo al canto. Indubbia la capacità del regista di muovere protagonisti, coristi e comparse in modo curato e convincente, consentendo al pubblico di seguire il plot e soprattutto di comprendere il tormento interiore della protagonista. Si è particolarmente apprezzato il finale, con movenze curatissime e drammaticamente efficaci.

Una grande protagonista dalla Scala allo Sferisterio
Maria Josè Siri
si conferma grande interprete di Butterfly per vocalità ed espressività: il soprano aveva convinto tutti alla Scala il 7 dicembre scorso ma ora pare aver maturato ulteriormente il ruolo e soprattutto il finale risulta di toccante intensità. Concreto e abituato alla parte Antonello Palombi in Pinkerton. Meno a fuoco lo Sharpless di Alberto Mastromarino. Particolari applausi ha meritato la Suzuki di Manuela Custer, addolorata partecipe alle vicende della padrona e incapace di mutare il volgersi negativo degli eventi. Adeguati i ruoli di contorno. Entusiasmo nel finale da parte del pubblico per il piccolo Dolore di Martino Compagnucci. L'Orchestra Filarmonica Marchigiana è stata diretta da Massimo Zanetti, attento alle dinamiche e alla timbrica delle singole sezioni bene amalgamate. Il Coro lirico marchigiano è stato preparato correttamente da Carlo Morganti.

Visto il 22-07-2017
al Arena Sferisterio di Macerata (MC)