Prosa
MEDEA

Tragedia al Carcano: Medea!

Tragedia al Carcano: Medea!

   Spicca un fagotto rosso al centro del palco, mentre sulla sinistra una giovane nutrice preoccupata, avvolta in una tunica chiara, è intenta a considerazioni ad alta voce, quasi rivolgendosi agli Dei. Alcuni istanti dopo sarà raggiunta da un’altra donna, in tunica lilla, ovvero il pedagogo. Due figure che con i loro dialoghi introdurranno al pubblico l’imminente tragedia ed in pochi attimi dal fagotto rosso sorgerà misteriosamente Medea, ovvero la moglie di Giasone.
 

   Siamo a Corinto e Medea, che accecata dall’amore aiutò il marito Giasone nell'impresa del vello d'oro rinnegando il proprio padre, Eeta, la propria patria, Colchide, e uccidendo persino il proprio fratello, a distanza di qualche anno viene colpita da un grave tradimento: Creonte, re della città, sposa sua figlia Glauce a Giasone, promettendo a questi la successione al trono. Medea è straziata, disperata, sconvolta. Fino alla scaltra e brutale vendetta.
 

   È la "Medea" di Euripide in scena dal 4 al 15 maggio al Teatro Carcano di Milano, per la regia di Maurizio Panici, prodotto da Argot Produzioni - Associazione Teatrale Pistoiese in collaborazione con Teatro dei Due Mari.
   L’importante opera dell’antico drammaturgo greco, parte della sua famosa “tetralogia tragica”, è inoltre una tragedia atipica, poiché solitamente è intesa quale dramma fra due diversi caratteri, mentre in quest’opera è prevalentemente interna al personaggio di Medea, divisa tra i sentimenti d’amore e di vendetta.
 

   A interpretare il ruolo di Medea, è Pamela Villoresi, nota attrice strehleriana protagonista anche di un'ottima carriera cinematografica (miglior attrice esordiente ne "Il gabbiano" di Bellocchio).
   Nel ruolo di Giasone è David Sebasti, attore argentino grande protagonista in Italia di cui si ricorda il ruolo da protagonista ne "Il quaderno della spesa" di Tonino Cervi, per il cinema, e le partecipazioni in "Un medico in famiglia" e "R.I.S. 3" per il piccolo schermo.
 

   Da segnalare l’ottima ed energica interpretazione della Villoresi, capace di tradurre attraverso le grida e gli atteggiamenti la pura disperazione di Medea e di trasmetter al pubblico duri sentimenti in maniera sconvolgente. Controversa invece la scelta di alcuni costumi moderni apparentemente in contrasto con la rappresentazione, forse da interpretare quale distorsione provocata dalla mente di Medea.
 

Visto il 07-05-2011
al Carcano di Milano (MI)