Il tema della realizzazione professionale e personale è sempre attuale e coinvolgente. Tocca ogni uomo e ogni donna. E lo spettacolo “Migliore” ne è portavoce ironico e sfacciato. Sul palco, un poliedrico Valerio Mastandrea veste i panni di Alfredo, personaggio buono e impacciato, sempre pronto a porgere l’altra guancia e a subire ogni tipo di umiliazione pur di non andare controcorrente, pur di non ferire il prossimo. La sua vita è monotona e a tratti insopportabile, ma Alfredo va avanti, nonostante la sua anima si laceri continuamente e “il buco” nello stomaco assorba di tutto e si espanda. Un giorno, mentre tenta di aiutare la vicina di casa invalida, commette un omicidio.
Accusato e processato, Alfredo viene assolto, anche se colpevole. Da quel momento, qualcosa in lui cambia, si sblocca. E il ragazzo si trasforma, diventa “cattivo” ed egoista. Non trattiene più la rabbia e reagisce quando qualcuno lo infastidisce o lo insulta. E’ questa la sua liberazione. La sua guarigione, sia fisica che spirituale. Valerio Mastandrea interpreta, in questo monologo tragicomico, tutta la rabbia e la voglia di riscatto di un uomo come tanti: Alfredo non è speciale, non è un caso unico. Alfredo si trova in ogni persona, è un pezzetto di quel puzzle colorato che è la società odierna, nella quale pare vigere la legge del più forte: un “darwinismo sociale” col quale ogni essere umano si trova, prima o poi, a fare i conti.
Tra risate e sospiri, il pubblico si diverte e applaude. Ma l’amaro in bocca rimane. Perché ogni spettatore si riconosce nelle emozioni, nelle ansie e nella ribellione del protagonista. Oltre all’interpretazione da dieci e lode di Valerio, che riesce a dar vita a diversi personaggi contemporaneamente, lo spettacolo, anche se breve, risulta piacevole e coinvolgente. Grande merito va allo splendido gioco di luci (a cura di Luca Barbati) e alla musica di Giuliano Traviani. Le parole utilizzate sono spesso forti e crude. Una scelta ideale per la riuscita di questa rappresentazione. La volgarità è un’altra cosa. Considerando certe situazioni molto realistiche presentate sul palco, si consiglia vivamente la visione al pubblico femminile.