Prosa
MISURA PER MISURA

Ferrini cuce uno Shakespeare su misura

Ferrini cuce uno Shakespeare su misura

Misura per misura, annoverata tra i drammi dialettici di Shakespeare, è stata rappresentata in Italia per la prima volta nel 1957/1958, grazie alla traduzione di Salvatore Quasimodo, con Enrico Maria Salerno e Franco Parenti nei ruoli principali. A sessant’anni di distanza si conferma ancora un thriller appassionante.
Misura su misura è una commedia nera, un thriller nel quale si trattiene il fiato, sempre in bilico tra giustizia e misericordia, senza sapere se vi sarà la decapitazione di qualcuno oppure no. È anche una rappresentazione divertente, condita da battute di buona comicità, con una frequente rottura della quarta parete da parte del Duca, sornione nel rivolgersi al pubblico, ammiccando o coinvolgendolo. Nel complesso il ritmo è costante e veloce, grazie a una regia in grado di modernizzare le interpretazioni, snellendo le strutturate scene shakespeariane. Ottima la traduzione, dall’alto valore artistico, curata da Garboli ormai venticinque anni fa, ma accattivante ancora oggi.

L’inganno
Vincentio, duca di Vienna, è ripugnato dalla decadenza della sua città. Coglie, quindi, il pretesto di una missione all’estero per cedere temporaneamente i suoi poteri ad Angelo, vicario integerrimo e rigoroso, capace di combattere vizio e corruzione. E il vicario non perde tempo: Claudio, colpevole di fornicazione, è condannato alla pena capitale. Anche Lucio giunge a conoscenza della sorte dell’amico, il quale lo supplica di implorare sua sorella, la novizia Isabella, di intercedere presso Angelo. Intanto Escalo, saggio braccio destro del vicario, si scontra grottescamente con uno spaccato di umanità abituata a vivere di espedienti e con l’incapacità comica delle proprie guardie. Vincentio, in realtà mai allontanatosi, si mescola al popolino travestitosi da frate seguendo attentamente le vicende.

Il giustiziere e la misericordiosa
Condannare la colpa e risparmiare il peccatore!”. Così Isabella, con la sua dialettica e i suoi principi, è la vera antagonista dell’inflessibile Angelo e la cieca fede nella giustizia senza eccezioni del vicario, si contrappone all’attitudine alla misericordia e al perdono della novizia. Lo scontro caratteriale incrinerà l’integrità di Angelo che, combattuto tra attrazione e razionalità, indurrà la novizia a peccare per salvare la vita al fratello. Incoerenza e crudeltà emergeranno in Angelo, mentre il duca, allontanatosi da ciò che riteneva dissoluto, scoprirà altrove il vero male.

Attualizzato e servito!
Il carismatico duca (Jurij Ferrini) si rivelerà il giusto ago della bilancia insieme alla determinazione e alla purezza di Isabella (Rebecca Rossetti). Esilaranti sia Lucio (Angelo Tronca) che Pompeo (Michele Schiano di Cola), che alleggeriscono la rappresentazione divertendo il pubblico.

 

Visto il 26-04-2017
al Carcano di Milano (MI)