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MOMENTI DI TRASCURABILE (IN)FELICITà

Momenti di trscurabile (IN)felicità: uno sguardo ironico sulla banalità del quotidiano

Francesco Piccolo e Pif
Francesco Piccolo e Pif

Momenti di trascurabile (in)felicità. Un dialogo a due voci, un flusso di pensieri in libertà, ironici, cinici, reali: brevi, preziosi, trascurabili attimi in cui assaporare l’essenza della vita, fatta gioie e dolori, momenti comici e tragici.

Probabilmente il segreto è prendere la vita con leggerezza – come diceva Calvino, una leggerezza che non è non superficialità, ma significa “planare sulle cose dall’alto, non avere macigni sul cuore”.

Francesco Piccolo con la “complicità” di Pif fa proprio questo: ci aiuta a togliere i macigni dal cuore e ci invita a non perdere la capacità di guardare la vita con uno sguardo ironico e divertente, soprattutto quando la vita si fa selvaggiamente tragica e complicata.

Un manuale di piccoli trascurabili momenti di vita

Più che un adattamento teatrale vero e proprio, Momenti di trascurabile (in)felicità è una sorta di manuale di piccoli e apparentemente insignificanti momenti che fanno parte della vita di ciascuno di noi - in cui è inevitabile riconoscersi.

Francesco Piccolo accompagnato da un ospite speciale come Pif – al secolo Pierfrancesco Diliberto, sfoglia il proprio catalogo di paure, fragilità, tic, vezzi, piccole manie, fobie, debolezze, nevrosi, strane abitudini e insofferenze verso oggetti, persone o momenti specifici della vita, tratto dai suoi tre libri di successo (Momenti di trascurabile felicità, 2010; Momenti di trascurabile infelicità, 2015 e Momenti trascurabili vol. 3, 2020): attimi, frammenti di esistenza che fanno parte del nostro quotidiano e sui quali, spesso, superficialmente non ci soffermiamo per mancanza di tempo o voglia.


L’intesa tra Piccolo e Pif è tangibile, divertenti e divertiti i due artisti si spalleggiano con naturalezza sul palco – come due amici di vecchia data, complici e spontanei, dosando con sapienza i momenti topici, dando vita così a uno spettacolo brillante, acuto ed intelligente.

La libertà inizia dall'ironia 

Istantanee di vita, di una quotidianità apparentemente banale e comune a tutti, in cui in realtà si cela il senso più profondo e vero della vita. 
Lo sguardo di Piccolo nei confronti di questi momenti di cui è fatta la nostra esistenza ha una qualità unica e rara: dilata il tempo delle nostre giornate con leggerezza e vitalità, sottolineando il divertimento di vivere ogni istante, anche quelli che dimenticheremmo volentieri.


Uno spettacolo che scava con un'ironia disarmante, a tratti poetica, nella banalità del quotidiano, nei luoghi comuni, negli attimi fuggenti a cui normalmente non prestiamo troppa attenzione, che si rincorrono senza fare rumore ma che sommati insieme, accostati uno all’altro ci danno il senso della felicità, che in fin dei conti è una cosa semplice - probabilmente siamo noi a complicarla più del dovuto.

Francesco Piccolo è un abile maestro nella sottile arte di saper sdrammatizzare gli imprevisti, gli inciampi quotidiani e di sapersi godere la vita nonostante tutto, di essere in grado di coglierne il lato piacevole e comico.

L’ironia è un atto d’amore e di libertà, è riconoscere i propri limiti, accettandoli. Victor Hugo sosteneva che la libertà inizia dall’ironia e lo spettacolo di Francesco Piccolo è un atto di liberatorio: la vita è troppo importante per poterne parlare seriamente.

Visto il 25-03-2024
al Duse di Bologna (BO)