Veggy: la rivincita della porchetta

Veggy: la rivincita della porchetta

Claudio Diotallevi, detto Veggy, intellettuale politicamente corretto, ambientalista, animalista, ovviamente vegano, è il regista impegnato nelle prove di un melologo per voce femminile Zucchero di canna , un dramma nutrizionista che denuncia lo scempio ambientale provocato dalle abitudini alimentari scorrette.
E’ presente il sindaco Cavalier Zampetti, incidentalmente anche proprietario della omonima fabbrica di salumi, che ascolta l’Aria dell’olio di palma, un brano sperimentale vagamente espressionista dal testo ermetico e lo interpreta come una serie di vocalizzi della cantante. Quando capisce che si tratta dell’opera da rappresentare Zampetti si ribella e, ricordando i suoi interessi di imprenditore alimentare, impone al direttore artistico un cambiamento di programma più allineato con i gusti di un pubblico popolare lontano dalle ubbie vegano-ambientaliste.

Il cast accetta la sfida e organizza in breve tempo una nuova opera, con temi popolari, ma anche con riferimenti colti, senza trascurare qualche jingle da Carosello. Il tutto nella disperazione di Veggy, il regista. Nelle more della vicenda emergono gli intrecci e gli interessi, non sempre commendevoli, che legano i personaggi a cui si aggiunge una matura e sexy giornalista, poco competente, ma affermata critico musicale.

Un’opera per la pancia

Il risultato è un vero e proprio pastiche che mescola un linguaggio volutamente volgare con citazioni musicali colte, ad esempio i titoli proposti vanno da “Il ciauscolo degli dei“ a “Salumè”, a “le cozze di Figaro” a “Così fan rutti”. Per non parlare della scenografia costituita quasi esclusivamente da una monumentale porchetta, poi generosamente offerta agli spettatori dopo lo spettacolo.

Gli autori, Federico Capitoni per il libretto e Domenico Turi per le musiche, hanno definito il lavoro un’opera “panettone”, e l’ambiente musicale è coerente con questa definizione, insieme a stilemi mozartiani e rossiniani, appaiono jingle, rap, canzonette in un clima festoso e divertente da commedia grossolana e popolaresca. Bravissimi tutti i cantanti attori, soprattutto Gianluca Bocchino, tenore, nella parte del disperato Veggy, Damiana Mizzi, soprano, nella parte di Cecilia e Chiara Osella, mezzosoprano nella parte della giornalista.