Intenti seri per una commedia un po’ diversa che mette in luce una particolare ironia propria di un mondo, quello religioso, visto con sospetto o comunque considerato incapace di vedere e vivere la vita con humour.
Ovviamente ci si dimentica che si tratta di persone come le altre alle prese con problemi del quotidiano. In questa luce è stato scritto il testo originale da Dan Goggin che, avendo trascorso parte della sua vita insieme alle suore, tratteggia nei vari personaggi i caratteri di religiose realmente esistite. Goggin, originario di Alma nel Michigan, ha calcato le scene prima come cantante, poi come autore di musiche per riviste, di colonne sonore e infine di commedie musicali in toto.
Merita un particolare plauso per l’originalità del testo di questo musical - in scena dal 1985 per otto anni, vincitore di quattro premi e rappresentato in tutto il mondo in oltre ventisei lingue - la cui vivacità ha colpito nel 1992 a New York Fabrizio Angelini, regista della versione italiana, al quale il ‘fato’ ha fatto trovare il testo a Londra nel negozio di Samuel French e la ‘volontà’ il CD con le canzoni. Il resto è venuto con attrici il cui intento è quello di farsi credere veramente suore - e un bambino sui dieci anni presente in sala ha chiesto ai genitori se le suore fossero “vere” - alle prese con un problema paradossale che riportato alla realtà si trasforma in una mera necessità economica cui sopperire con ingegno e fantasia.
Qualità indubbiamente presenti nell’adattamento del testo originario alla realtà italiana con riferimenti a eventi, avvenimenti, cronaca e situazioni del nostro Paese e con una carrellata di nomi e soprannomi veramente divertenti. Impegno, quindi, non facile per uno spettacolo dalla tenuta a volte un po’ altalenante, ma anche con momenti e gag esilaranti. Più che soddisfacente la band dei ‘confratelli dell’Ordine’ con la direzione musicale del Maestro Giovanni M. Monti con Andrea Calandrini (tastiere e sintetizzatore), Luca Rizzo (sax/clarinetto/flauto) e Armando Croce (batteria).