Nell’Aula Magna della Sapienza, sotto al maestoso affresco di Sironi recentemente restaurato, si è tenuto un concerto dedicato a quello che viene considerato il più importante compositore georgiano, Giya Kancheli. Nato nel 1935 a Tblisi dove è stato a lungo Direttore Musicale del Teatro Rustaveli, ha sviluppato uno stile compositivo personale, basato su temi semplici e lineari, sempre molto orecchiabili, lontano da arditezze tipiche di certa musica contemporanea.
Il riferimento è quello di un minimalismo ascetico, spesso statico, gli accenti drammatici sono rari e improvvisi. Noto soprattutto per le sue composizioni sinfoniche, ha scritto anche concerti per varie formazioni, un’opera, musica da camera e musiche per il cinema e per il teatro.
Il programma
Le 19 miniature da Simple Music for Piano sono appunto pezzi scritti per il teatro e per il cinema. Come spesso capita in questi casi si sente la mancanza della scena o delle immagini per cui la musica è stata concepita. I brani sono brevi, talvolta quasi aforismi, l’ambiente sonoro è morbido e carezzevole, rarefatto, ma non impressionista. Il giovane pianista Alessandro Stella, una felice scoperta, ha suonato con la giusta delicatezza, purtroppo non assecondato dall’acustica della grande sala
.La seconda parte della serata è stata più convincente: le 12 miniature per voce e pianoforte sono state eseguite dalla mezzosoprano Nino Surguladze, dedicataria dell’opera. Si tratta di liriche intime e romantiche di Ia Sakandelidze messe in musica con temi che ripropongono quelli della musica da film e del teatro, ma con ben diverso effetto, grazie alla profonda partecipazione di Nino Surguladze accompagnata con precisione e complicità dal pianoforte di Alessandro Stella.
Siamo in presenza di una grande voce che ci riporta alla tradizione liederistica ed a quella della romanza da camera tardo romantica. Alla fine del concerto applausi e festeggiamenti da parte della comunità georgiana presente in forze