
Paracadute è uno spettacolo costruito con l'abile maestria della regia visionaria di Nino D'Introna e la straordinaria capacità affabulatrice di Pasquale Buonarota e Alessandro Pisci.
Lo spazio scenico è fin dall'inizio vuoto, un buio fecondato solo dalla presenza degli attori, dalle luci, perfettamente bilanciate ed espressive, dalle musiche e dalle sonorità, azzeccatissime. La storia dei due fratelli si sviluppa dalla nascita dei due bambini, passando per i ricordi d'infanzia, al collegio, all'età adolescenziale, alla maturità, fino all'epilogo finale, sorprendente per svolta drammaturgica e visione scenica. Un percorso narrativo chiaro e limpido, lineare, leggero e commovente, costruito con maestria da Nino D'Introna, ormai stabilmente radicato a Lione, dove produce, insieme alla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani di Torino, questo piccolo gioiello di teatro e visione. Un testo pensato per essere fruito tanto dai bambini e dai ragazzi, quanto da un pubblico adulto, pescando con raffinata abilità nel materiale umano e famigliare di una coppia di fratelli.
Con pochi gesti evocativi e immediati le immagini emergono da un contesto creativo di suoni, colori e musiche, perfettamente orchestrate, un tessuto fluido in cui gli attori si muovono con la materia viva del corpo e della parola. Pochissimi oggetti scenici (due abiti, qualche gioco estivo, uno sgabello) ed un grande telo bianco calato dall'alto, paracadute e manto stellare, sabbia e pista di danze elettroniche, azionato da corde e carrucole fino alla visionaria immagine finale dei due fratelli in volo.
Paracadute racchiude in poco più di un'ora una parabola narrativa docile e profondamente umana, a tinte pastello, fra nostalgia e impulso vitale, un sunto pregevole dell'abilità teatrale di Nino D'Introna.